Oggi è un altro giorno, Vittoria Schisano se la prende con Serena Bortone: “Quando si invita una persona bisogna metterla a proprio agio”
Vittoria Schisano si racconta a “Oggi è un altro giorno” fra cliché e stereotipi. Poi attacca la Bortone e gli autori per una clip mandata in onda
È diventato ormai virale il video dell’intervista andata in scena oggi pomeriggio a Oggi è un altro giorno, dove Serena Bortone si trova di fronte a una Vittoria Schisano, che, a metà dell’intervista, cambia faccia e si innervosisce visibilmente per una clip mandata in onda. Se Trash Italiano, dal quale anche questa volta – come nel caso di Detto Fatto– nasce il “caso”, riporta solo spezzoni dell’intervista, noi vogliamo invece ricostruire l’intero momento e inserirlo in una cornice più ampia.
L’intervista di Serena Bortone a Vittoria Schisano parte infatti dal racconto del cambiamento di Vittoria, che nasce infatti come Giuseppe. Dopo il racconto della violenza verbale subita da Giuseppe quand’era ragazzino e l’attacco nei confronti dei suoi professori, complici in un atteggiamento omertoso, secondo la Schisano, di quanto inferto a parole a lei prima del suo processo di transizione, l’attrice, una delle concorrenti dell’ultima edizione di Ballando con le Stelle, racconta che cosa è per lei essere femmina:
Femmina è un modo di essere, di pensare. C’è poco da dire: gli uomini e le donne sono due mondi completamente diversi. Una donna pensa in un mondo, un uomo in un altro. […] Noi ad esempio camminiamo sui tacchi, e già sollevarsi dal pavimento pone in una condizione diversa.
Poco dopo, sempre la Schisano, aggiunge:
Ogni donna a quindici anni gioca con le paillette, i lustrini, scimmiotta l’idea della diva e della super donna. Poi diventi donna e non sogni altro che fare biscotti o ragù per altri.
Tutte frasi che messe insieme danno un’immagine alquanto stereotipata della figura femminile e cariche anch’esse di pregiudizi, come quelli che la stessa Schisano ha vissuto sulla sua pelle.
Poi la Bortone fa partire la clip del fim Tutto tutto niente niente, film uscito nel 2012, quando la transizione di Vittoria Schisano non era ancora completata. Ecco la reazione dell’attrice:
Non mi piace questa clip. Ho fatto questo film perché, anche io, come tutto, dovevo pagare il mutuo. Non mi piace questa clip perché una donna è veramente risolta quando un regista mi chiamerà per fare una mamma, una suora, una commessa. Io oggi non avrei messo questa clip perché abbiamo parlato di Donato, del mio compagno, del mio futuro… Che bisogno c’è di mettere quella clip dove dice: “Io sono femminiello? Io sono Vittoria Anastasio!” È una roba che mi disturba. […] Tu (si rivolge alla Bortone, ndr) perché hai preso questa clip e non altre clip?
Ecco la risposta della Bortone:
Perché l’autrice, che ha seguito questa pagina e che ha parlato con te, ha pensato che, visto che era un film con Albanese, poteva essere interessante da vedere.
La Schisano replica:
Io invece avevo chiesto di avere la possibilità di andare avanti e di non restare sempre nel ruolo di Vittoria che prima era Giuseppe, perché non se ne può più.
Peccato però che sia stata la stessa Schisano spesso a raccontare del suo passato di Giuseppe, come fatto anche a Ballando con le Stelle, dove, infatti, sia Selvaggia Lucarelli sia Fabio Canino l’avevano pungolata, invitandola a raccontarsi di più per quella che è attualmente Vittoria Schisano.
La Schisano però continua stizzita:
Quella clip a me non piace: l’avevo fatto anche presente. Credo sia voyeurismo televisivo. È una cosa che fa parte della mia storia, è stata raccontata già sette anni fa, probabilmente siamo un po’ in ritardo.
La Bortone a questa punto cerca di spiegare:
Sono interviste che cercano di far capire le persone per il loro percorso.
La Schisano non ci sta e prosegue:
Invitare una persona e metterle davanti quella clip non è carino. Se io invito una persona a pranzo, chiedo: “Mangi carne, mangi pesce, mangi pane?” Non ti metto in imbarazzo…
A questo punto Serena Bortone cerca di stemperare la tensione e manda la clip di Un posto al sole. Al rientro ci tiene però a fare una precisazione:
Mi dicono che dell’altra clip, del film di prima, ti avevano avvisato. Lo dico perché difendo anche il lavoro delle persone che lavorano qua dentro.
La Schisano nega e poi interrompe la Bortone mentre le stava rivolgendo una domanda:
Credo che prima che difendere le persone che lavorano con te dovresti mettere a proprio agio i tuoi ospiti.
L’attrice riprende le accuse fatte prima, il desiderio di “andare avanti” e di staccarsi dal racconto di Giuseppe. Il siparietto si protrae ancora per alcuni secondi, le due passano poi allo specchio e lì termina l’intervista con una leggera frecciatina della padrona di casa:
Cara Vittoria ti ringrazio di essere stata con noi, ti auguro di vero cuore di non avere pregiudizi verso chi incontri.
E la diretta interessata risponde seccata: “Non ne ho”. Ecco un consiglio per Vittoria Schisano, che da come si è capito dall’intervista di oggi pomeriggio, vorrà farsi raccontare d’ora in poi solamente come “Vittoria”, in televisione, e probabilmente non solo: lasci stare i cliché sulla figura femminile, già vittima da secoli di pregiudizi e stereotipi, e racconti di più se stessa senza aggrapparsi a un collettivo, che in quanto tale unisce le donne solo per connotati fisici e non per personalità, carattere e passioni.