I Fatti Vostri compie 30 anni, l’autocelebrazione in una puntata di ricordi (video)
I fatti vostri spegne le sue trenta candeline ripercorrendo la sua storia: volti e personaggi dello storico mezzogiorno di Rai 2
3 dicembre 1990 – 3 dicembre 2020. La piazza fa ancora ‘bla bla’. Certo, è meno movimentata di quanto ricordiamo di quella prima puntata di 30 anni fa, ma l’animo de I fatti vostri ha sempre il ‘bla bla’ della gente che lungo la sua vita ha scelto lo storico programma di Michele Guardì per raccontare i fatti propri. Stamani su Rai 2 è andata in onda l’autocelebrazione del varietà di mezzogiorno più longevo della televisione italiana, come sottolineato anche dallo storico televisivo Umberto Broccoli nel suo angolo.
“Scusate se oggi parliamo un po’ di noi” dice un rallegrato Giancarlo Magalli in apertura di programma, noi rispondiamo “ci mancherebbe altro” e anzi, se fosse accaduto l’esatto contrario probabilmente avremmo storto il naso. Non è solo un compleanno, qua si tratta di un traguardo cui la Rai dovrebbe levarsi il cappello. Peccato che attorno ad una celebrazione così, gli unici a ricordarsi dell’evento sia stata esclusivamente la famiglia del programma.
Si poteva fare di più? Sì, si poteva. E non meniamola troppo con la solita storia delle ristrettezze dovute al Covid-19 perché quando la Rai riesce a fare squadra, la fa bene anche in condizioni critiche. Trent’anni della nostra storia passati da I fatti vostri avrebbero meritato più considerazione anche dalle reti sorelle.
I Fatti Vostri, 30 anni di storia del mezzogiorno in tv
Lasciata a parte la nota dolente (doverosa da parte di chi vi scrive), mettiamo al centro come è stato celebrato il trentennale. Abbiamo citato Umberto Broccoli, che nel cast del programma è entrato nell’edizione 2017/2018. Per l’occasione ha potuto pescare a piene mani dal vasto archivio Rai ben assortito, portando anche del materiale d’epoca come il Radiocorriere TV che lanciava l’esordio de I fatti vostri attraverso delle fotografie. Una in particolare ritrae il regista Michele Guardì (nonché ideatore del programma) e Fabrizio Frizzi. Fu lui a portare il buongiorno agli Italiani per buona parte della prima edizione. Il testimone a Magalli passò per la prima volta nel marzo 1991. Frizzi tornò ancora nel 1992 e nel 1993.
I fatti vostri ha raccontato una fetta della nostra storia sociale, culturale, ma anche politica. Broccoli mostra alcuni filmati: dall’indimenticato gioco del camioncino agli interventi di cronaca con la guerra del golfo del gennaio 1991 raccontata da un Alberto Castagna in erba, ancora inconsapevole del fatto che sarebbe diventato conduttore della trasmissione esattamente un anno dopo.
E ancora persone e personaggi passati dalla Piazza (tra cui anche Giulio Andreotti), ma incappa (non per causa sua) in una piccola gaffe che per noi, amanti della storia nella sua totalità, non passa inosservata: nel lancio di un filmato in cui Frizzi intervista l’allora Segretario del Partito Socialista Italiano, Bettino Craxi, Broccoli indica la data del 31 gennaio 1992 ripetendola più volte e con tanto di grafica. Peccato che nel filmato si notino distintamente addobbi natalizi per tutto lo studio, in realtà si scopre che l’intervista è datata 3 gennaio 1992, insomma chiudiamo un occhio su quell’uno in più. Facciamo finta che sia per l’emozione della festa.
Fabio Frizzi, autore della sigla de I fatti vostri: ecco com’è nata bla bla bla
Nell’ultima parte, Magalli ha avuto in studio Fabio Frizzi, fratello di Fabrizio nonché autore musicale di Bla bla bla la storica sigla de I fatti vostri che ora è diventato solo uno ‘stacco’ simbolico sparso nell’arco delle (quasi) due ore di diretta giornaliere. A proposito di questa sigla, c’è un aneddoto che deve essere rivelato a tutti ed è proprio Fabio Frizzi a raccontarlo:
Michele (Guardì, ndr) ogni tanto passava a casa. Una volta ha detto a Fabrizio (Frizzi, ndr) ‘Ho trovato un’idea per la sigla’. Si trattava di una sigla sentita e tratta da uno special della Rai dedicato al Festival di Cannes 1990, Fabrizio gli rispose che quello stacco fu scritto proprio da me. Poi ci siamo sentiti, ci siamo organizzati. L’unico problema è che quello stacco fu per un’altra sezione della Rai che mi aveva già pagato per fare quel lavoro lì, bisognava trovare un escamotage. Lo trovammo e lo ri-registrammo. Il giorno che venne il coro per cantare ‘bla bla bla’, Michele fece venire a prendere tutta la redazione che stava preparando il programma e li portò in questo studio per far parte di questo grosso gruppo di canto.
Mentre scorrono i ricordi, ecco che il Comitato nella persona di Michele Guardì giunge in studio e quasi abbraccia Magalli che gli fa subito osservare la distanza di sicurezza come da protocollo.
Viene fatta ascoltare tutta la sigla di Bla bla bla (citiamo anche gli autori del testo: Rory Zamponi, Giovanna Flora e Giulio Berretta) alternando volti e conduttori che hanno fatto la storia de I fatti vostri, ne citiamo alcuni: da Alberto Castagna passando per Fabrizio Frizzi, Massimo Giletti, Michele LaGinestra, Gigi Sabani. Ma anche la parte femminile: Roberta Capua, Stefania Orlando, Fiordaliso, Paola Saluzzi e…Adriana Volpe.
L’appuntamento speciale de I fatti vostri non si poteva concludere senza una torta simbolica che al centro presenta il numero 30. Magalli ringrazia tutti i direttori di rete che hanno portato avanti la vita de I fatti vostri mentre un ventaglio sventolato dall’attuale co-conduttrice Samantha Togni spegne le candeline, con l’augurio che la piazza (sottolineiamo: questa piazza) possa continuare a rimanere un punto di riferimento per altri 30 anni.