Seconda vita, Matteo Giordano e la sua battaglia col Covid (Anteprima)
In anteprima una clip della puntata di Seconda Vita con Matteo Giordano de Il Castello delle Cerimonie e la sua esperienza con il Covid.
La ‘Seconda Vita’ di Matteo Giordano dopo il COVID è uno dei racconti incluso nel nuovo ciclo di interviste del programma di Gabriele Parpiglia, disponibile in binge watching da domenica 29 novembre su Dplay Plus e poi in onda in chiaro su Real Time in prima serata. Sette nuove puntate da mezz’ora con altrettanti protagonisti alle prese con momenti difficili, di svolta, di trasformazione nel loro cammino. E per la prima volta Matteo parla del COVID, del mese trascorso in ospedale dopo il tampone positivo, anche se con il suo proverbiale understatement.
Siamo abituati a vederlo con la moglie, Donna Imma, nel fiabesco ruolo di colui che esaudisce i sogni dei propri clienti tra fuochi d’artificio, carrozze dorate, colombi in volo e menu pantagruelici – e la fotografia pastello non manca neanche questa volta -, ma in questa occasione, pur cercando di non perdere serenità e sorriso, la realtà entra prepotentemente nel Castello. La Seconda Vita di Matteo Giordano, vissuta in simbiosi con la moglie Imma, dovrà fare i conti con la scomparsa della suocera, Donna Rita Polese.
“È successo il giorno del mio compleanno, il 5 agosto. Ho avuto come uno svenimento, mi sentivo stanco. […] poi mi sale un po’ di febbre. Non ho avuto tosse o altri sintomi del Covid fino al giorno dopo, quando ho iniziato a non sentire gli odori. Mi sono fatto portare un limone per sentire il profumo, ma il mio olfatto era indebolito. Tampone, esami del sangue, tac… mi hanno ricoverato. […] Sono rimasto in ospedale dall’8 agosto al 3 settembre, quasi un mese”.