Detto Fatto, tutorial sui tacchi, il direttore di Rai2: “Mi scuso, gravissimo errore, non accada più”
Ludovico Di Meo commenta il caso del tutorial di Detto Fatto: “Chiaramente offensivo, avvalora stereotipi femminili negativi”
AGGIORNAMENTO
Clamoroso. La puntata di oggi di Detto Fatto è stata soppressa e sostituita da un film, senza alcun avviso. Appare complicato immaginare che la scelta della rete non sia legata alle polemiche che si sono scatenate stamattina sui social per il tutorial della donna che fa la spesa in maniera seducente.
+++
Dopo la bufera social, arrivano le dichiarazioni ufficiali del direttore di Rai2. Con una nota, Ludovico Di Meo ha commentato il caso del tutorial della donna che fa la spesa indossando i tacchi trasmesso nella puntata di ieri da Detto Fatto, che ha scatenato l’indignazione di molti utenti sui social e le reazioni di politici (di Forza Italia, Italia Viva e Partito democratico, in particolare). Ecco la dichiarazione di Di Meo:
Detto fatto è una trasmissione che ha la sola aspirazione, se possibile, di far divertire. Il programma ieri, è incappato in un gravissimo errore, non certamente voluto, del quale io per primo mi scuso con le telespettatrici e i telespettatori. Nonostante non fosse nelle intenzioni avvalorare stereotipi femminili negativi – che tutti sono d’accordo nel biasimare e condannare – si è sopravvalutata la carica ironica a dispetto di una chiave che è risultata chiaramente offensiva. Sarà un serio impegno della rete indagare sull’accaduto e sulle responsabilità, e garantire che questo non accada più in futuro: sarebbe contrario allo spirito del programma e ai valori civili della conduttrice, degli autori, e di Rai2.
Tra pochi minuti, intorno alle ore 15.50 – più tardi rispetto al solito orario per lasciare spazio al Question Time della Camera dei deputati – avrà inizio su Rai2 la puntata di Detto Fatto. Quasi sicuramente in apertura di diretta la conduttrice Bianca Guaccero tornerà su quanto accaduto, rivolgendo le sue scuse al pubblico. Vi aggiorneremo a breve.