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Il Filo Rosso si rivolge a tanti (troppi) target: il talk show manca di “identità anagrafica”

La prima puntata de Il Filo Rosso, il nuovo programma condotto da Paola Perego, andato in onda su Rai 2, e la recensione.

21 Novembre 2020 16:45

Il Filo Rosso, il programma che segna il ritorno in tv di Paola Perego, è un talk show che, partendo dall’idea di sottolineare e, di conseguenza, mettere in buona luce l’inosservato, perlomeno televisivamente parlando, legame tra nonni e nipoti, dandogli l’adeguato spazio, si propone, in realtà, come luogo dove accogliere storie a lieto fine di vario genere.

Il titolo del programma permette di avere un vasto raggio d’azione e, già da questa prima puntata, si è intuito che il rapporto nonni/nipoti, base di partenza per la costruzione del programma, come già anticipato, non sarebbe stato il leitmotiv dell’intero programma.

Certo, in questo primo appuntamento, la storia drammatica di Daniel, vittima di bullismo dopo la scomparsa della madre e salvato dai nonni, ha attraversato quasi tutti i 90 minuti del programma ma Il Filo Rosso ha proposto anche altri tipi di contenuti.

La puntata è iniziata con un servizio dedicato agli abbracci, un tema attuale che, prima della pandemia, probabilmente non era neanche un tema, un servizio dedicato ai bambini, molto ispirato a “Chi ha incastrato Peter Pan?”, un’intervista ad Adriano Panatta in collegamento, altri contributi video di vario genere (un intervento dell’attore Salvatore Esposito, una sorpresa a Daniel realizzata dal cantautore Fulminacci, una video-lettera del papà del protagonista), un servizio dedicato alla scelta lavorativa controcorrente di un ragazzo che ha deciso di restare vicino alla propria famiglia, e Una poltrona per due, uno spazio molto “Forum” dove, nella puntata di oggi, abbiamo visto un figlio rimproverare alla madre gli eccessivi ritocchi estetici. In quest’ultimo caso, il riferimento al titolo risiede nel tentativo di Paola Perego di ricucire “il Filo Rosso” tra due persone.

L’elemento penalizzante de Il Filo Rosso è che il programma tenta di intercettare troppi target.

Il bullismo è un tema più che mai attuale, il protagonista di oggi è stato un ragazzo, di conseguenza, il talk show, almeno nella puntata di oggi, ha tentato di parlare ad un pubblico giovane ma la confezione del programma, non propriamente moderna, lo studio, oltre che il titolo non diretto e poco efficace, non permettono di dire che Il Filo Rosso sia un programma per giovani, da proporre, magari, come una sorta di risposta ad Amici, in onda alla stessa ora su Canale 5.

La presenza in studio dei nonni del ragazzo, l’inevitabilmente confronto generazionale (l’indie pop di oggi contro gli Stereo8 del passato), ovviamente è indirizzato ad un pubblico più maturo.

Lo spazio Una poltrona per due, molto pop, strizza un po’ l’occhio al cosiddetto target commerciale.

Così facendo, Il Filo Rosso manca di una sorta di “identità anagrafica”: è un programma che, nel tentativo di parlare a troppe persone, rischia di intercettarne poche. Canalizzare meglio i contenuti verso un unico sentiero, verso un solo target, potrebbe migliorare la situazione, in tal senso, e dare un’identità più definita al talk show.

Paola Perego, nel non semplice, oggettivamente parlando, compito di mantenere alta l’attenzione su una singola storia, che, come già scritto in precedenza, ha attraversato interamente la puntata, ha messo in campo, in modo pratico, la propria esperienza, evitando sentimentalismi superflui e raccontando la storia e i suoi protagonisti senza eccessivi artifici.

Il Filo Rosso: la presentazione

A partire da oggi, sabato 21 novembre 2020, dalle ore 14, andrà in onda su Rai 2 la prima puntata del nuovo programma condotto da Paola Perego, dal titolo Il Filo Rosso.

Il Filo Rosso, programma ideato dal direttore di Rai 2, Ludovico Di Meo, e firmato da Tonino Quinti, Paola Perego, Nicola Lorenzi e Serena Costantini, è stato presentato lo scorso 18 novembre, durante una conferenza stampa web e nasce con l’idea di raccontare il “rapporto che tiene uniti nonni e nipoti e che lega le generazioni di ieri a quelle di oggi”.

Attraverso le storie che verranno raccontate nel programma, però, si parlerà anche di altri tipi di legami, familiari e affettivi, attraverso i quali verranno affrontati argomenti e temi sociali di vario genere.

Il Filo Rosso, quindi, come dichiarato da Paola Perego nel corso della conferenza, può unire più tipi di persone, non solo nonni e nipoti, e il programma si propone anche come possibile occasione per tentare di ricucire rapporti che si sono interrotti (“Ci siamo accorti che questo filo invisibile che lega il cuore di nonno e nipote non unisce solo parenti, ma anche gli amici. Così abbiamo deciso di voler raccontare questo filo rosso che unisce più persone, anche se non sono parenti. Faremo appelli anche per provare a ricucire il filo rosso tra due persone”).

Tra le storie che verranno raccontate nel corso della prima puntata, ci sarà quella di un ragazzo che è riuscito a superare momenti molto duri proprio grazie all’aiuto dei suoi nonni.

Nello spazio intitolato Una poltrona per due, invece, i protagonisti saranno due persone che hanno interrotto il loro rapporto per motivi definiti “più pop”, come un tradimento, ad esempio.

Gli ospiti della prima puntata, che commenteranno le varie storie, saranno Adriano Panatta, Salvatore Esposito e Don Giacomo Pavanello.

Dopo la messa in onda, seguirà una recensione del programma.