Home The Big Bang Theory Young Sheldon e The Big Bang Theory, un legame che non si spezza (e non lo farà mai, come dimostra la quarta stagione)

Young Sheldon e The Big Bang Theory, un legame che non si spezza (e non lo farà mai, come dimostra la quarta stagione)

Il legame tra Young Sheldon e The Big Bang Theory resta ancora molto forte, nonostante TBBT si sia concluso due anni fa

10 Novembre 2020 12:56

Quando una serie tv che ha generato uno spin-off giunge a conclusione, di solito la sua fine serve allo spin-off in questione per spiccare definitivamente il volo, intraprendere un proprio percorso ed affrancarsi totalmente dalla serie madre. Certo, capita spesso e volentieri, di questi tempi, che gli spin-off di serie popolarissime finiscano prima della serie da cui sono stati originati, ma capita anche che possano sopravvivere loro, per un motivo o per l’altro.

E’ il caso di Young Sheldon, lo spin-off -ma sarebbe più corretto definirlo prequel– di The Big Bang Theory, che racconta l’infanzia di uno dei personaggi più iconici degli anni Duemiladieci, ovvero Sheldon Cooper (interpretato nella sua versione adulta da Jim Parsons ed in quella più giovane da Iain Armitage). Partita nel 2017, Young Sheldon è co-esistita insieme alla sua serie madre per due stagioni: poi, alla conclusione di TBBT avvenuta nel maggio 2019, si è ritrovata a dover affrontare da sola il mondo della tv generalista, tra ascolti e concorrenza.

Young Sheldon

In realtà, però, Young Sheldon non si è mai totalmente affrancata dal mondo di The Big Bang Theory, tirando fuori qua e là nel corso degli episodi alcuni easter egg o comparsate (seppur off-screen) a sorpresa, ma soprattutto dando ai fan dello show della Cbs nuove informazioni che, di fatto, non la rendono effettivamente conclusa.

Ne è una prova il primo episodio della quarta stagione, che ha debuttato negli Stati Uniti, sulla Cbs, il 5 novembre 2020. Nel finale dell’episodio, infatti, viene svelata un’informazione che ci riporta a pensare allo Sheldon adulto ed a come lo avevamo lasciato a fine serie due anni fa. Se proseguite nella lettura, attenzione agli spoiler.

La rivelazione fatta in Young Sheldon 4

https://www.youtube.com/watch?v=zXgBVB39MRw

Come potete vedere nel video in alto, alla fine dell’episodio -in cui il giovane protagonista, sempre in anticipo rispetto ai suoi coetanei, conclude il liceo e si diploma- lo Sheldon adulto ricorda la festa che la famiglia fece a lui ed alla sorella gemella Missy (Raegan Revord), che ha contemporaneamente concluso le elementari.

La voce narrante fuori campo di Sheldon (sempre prestata da Jim Parsons, che dello show è anche produttore esecutivo) ricorda quella festa come una delle più belle a cui abbia mai partecipato. Poi, la rivelazione: “E’ stata la più bella a cui abbia partecipato, fino a quando non c’è stata quella per la laurea di mio figlio”.

Sapevamo già, grazie allo stesso escamotage utilizzato nel finale della prima stagione, che Sheldon nel futuro avrà dei figli dalla moglie Amy (Mayim Bialik), ma ora il protagonista rivela il nome di uno di loro: Leonard Cooper, nome scelto in onore del suo coinquilino nonché miglior amico Leonard (Johnny Galecki). “Lo avrei voluto chiamare Leonard Nimoy, ma mia moglie non me l’ha permesso”, aggiunge Sheldon, interrotto proprio da Amy.

La Bialik fa così un piccolo cameo vocale in cui avverte Sheldon: “Sii felice che ti abbia lasciato chiamarlo Leonard!”, gli dice, riportandosi così ad uno dei teneri battibecchi diventati protagonisti di The Big Bang Theory nelle ultime stagioni.

Il legame tra Young Sheldon e The Big Bang Theory

In realtà, Young Sheldon va a pescare ogni tanto dei riferimenti alla sua serie originale. Nei casi come quelli sopra citati, si vuole in un certo senso continuare ad alimentare l’universo della sit-com, dando ai personaggi una vita anche a serie conclusa.

In altri, invece, sono piccoli rimandi i camei nascosti. Nel decimo episodio della terza stagione, “Zuppa di adolescenti e una pallina di frottole”, il giovane Sheldon, costretto a frequentare un corso di nuoto nella sua scuola, ha degli incubi sulla piscina in cui dovrebbe nuotare, in cui questa inizia a parlargli con una voce femminile: altri non è che Kaley Cuoco, interprete di Penny, che ha accettato la richiesta dei produttori di rendersi artefice di questa piccola sorpresa.

Nel finale della seconda stagione, “Una scienza svedese e l’equazione del toast”, invece, la serie fa una carrellata veloce sulle versioni da bambini degli altri protagonisti della sit-com che, a distanza l’uno dall’altro, non sanno ancora quando e come si incontreranno (video in alto).

Infine, nel sedicesimo episodio della terza stagione, “Pasadena”, Sheldon si reca con il padre George (Lance Barber) alla Caltech, ovvero l’Università che il protagonista frequenterà da adulto. I due finiscono per osservare la mensa della struttura, la stessa dove, i fan di TBBT sanno bene, Sheldon, Leonard e gli altri protagonisti si ritrovano in pausa pranzo. Non va dimenticato, infine, l’insolito crossover tra le due serie tv avvenuto durante l’ultima stagione di The Big Bang Theory in cui lo Sheldon adulto rivede se stesso da piccolo grazie ad una videocassetta.

L’unico modo per sopravvivere alla fine di The Big Bang Theory

Young SheldonQuella di fare frequenti riferimenti all’universo creato da Chuck Lorre e Bill Prady e che per dodici stagioni ha avuto ascolti stellari (l’ultima puntata è stata vista da oltre 18,5 milioni di telespettatori), in fondo, è l’unico modo per Young Sheldon per poter sopravvivere alla serie che l’ha originato.

Il passaggio da sit-com multicamera a family comedy single camera sicuramente ha portato via gran parte di quel pubblico che si divertiva a seguire le avventure del gruppo di amici di Pasadena, orientandosi verso un pubblico più tradizionalista e familiare.

The Big Bang Theory

Impossibile, ovviamente, bissare il successo di ascolti e l’impatto che The Big Bang Theory ha avuto sulla cultura pop. L’unica via, quindi, è stata quella di nutrirsi di tanto in tanto di quell’universo, mantenendolo vivo e giocando con il pubblico a scovare la prossima citazione.

Una strategia che serve sì a tenere un legame che fa bene alla narrazione, ma che può servire anche agli ascolti, giocandosi la carta della comparsata o citazione a sorpresa per convincere il pubblico a non abbandonare lo show. Se nelle prime due stagioni, quando Young Sheldon andava in onda subito dopo The Big Bang Theory, gli ascolti veleggiavano ben sopra i dieci milioni di telespettatori a puntata.

Dalla terza, il calo è stato inevitabile, anche se i numeri sono ancora più che decenti (la media della terza stagione è di oltre 11 milioni di persone). Lorre, in passato, ha ammesso che il traino di TBBT era una delle ragioni dei buoni numeri del prequel: anche per questo, tenere vivo quel mondo ha un suo perché. Young Sheldon, in Italia, va in onda su Premium Stories.

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