AmaSanremo, gli aggiustamenti di Amadeus migliorano il programma, ma gli ascolti calano
Amadeus aggiusta AmaSanremo nella seconda puntata, ma gli ascolti calano: come mai l’unico vero talent Rai sembra faticare ad intercettare il pubblico?
Ragionando in termini di Auditel, a nulla sono serviti i piccoli aggiustamenti apportati in corsa da Amadeus al suo AmaSanremo. La seconda puntata del programma dedicato alla selezione degli artisti per Sanremo Giovani, infatti, ieri è partita subito attaccata a Doc – Nelle tue mani. Un aiutino della rete alla trasmissione per provare a non disperdere nella pubblicità il potentissimo traino della fiction con Luca Argentero che ha fatto nuovamente il pieno di ascolti, con 7.666.000 telespettatori e il 28.27% di share.
Altra mossa strategica di Amadeus è stata quella di collocare in apertura di puntata l’ospitata dell’artista ‘nato’ al Festival di Sanremo. Così Rocco Hunt si è esibito all’inizio della diretta, mentre Arisa nella prima puntata aveva avuto due spazi, collocati però entrambi più avanti.
Più in generale, AmaSanremo è sembrato migliorato (anche in termini di ritmo) rispetto a sette giorni fa, con una presenza più armonica di Riccardo Rossi e con gli interventi dei giudici più contenuti in termini di durata (divertente la trovata di Morgan con la Amascherina).
Come dicevamo, gli ascolti di Ama Sanremo non ne hanno comunque giovato: lo share è sceso al 10.26%, mentre gli spettatori sono calati a 1.938.000 spettatori (nella prima puntata gli spettatori erano stati 2.047.000 e lo share l’11.6%).
Numeri che (proprio nella serata di X Factor) sembrano segnalare una scarsa attenzione del pubblico nei confronti dell’unico vero talent targato Rai, che in questa stagione si è presentato con un format rinnovato (l’anno scorso era inserito in Italia Sì di Marco Liorni, al sabato pomeriggio). Guai, però, a interpretare i per ora deludenti dati di ascolto di Ama Sanremo in chiave allarmistica in vista del Festival vero e proprio, in programma a marzo 2021. Lì, presumibilmente, sarà tutta un’altra storia.