Promozione a film e spettacoli che non usciranno. La tv del weekend fa i conti con il Dpcm
Attori in tv a promuovere film e spettacoli bloccati dal Dpcm che chiude cinema e teatri. Dal cast di Ritorno al crimine a Greggio, passando per Martufello
In tv a promuovere film e spettacoli che non usciranno. Questo folle 2020 dominato dal covid ci regala anche questo, con attori e comici spediti nei vari programmi televisivi a sponsorizzare prodotti che non sono sul mercato. Con tre Dpcm varati in appena due settimane, l’Italia si ritrova così spaesata, impreparata su cosa è consentito fare e cosa invece è vietato, in una sorta di lockdown bis mascherato.
A rimetterci, come sappiamo, sono stati i cinema e i teatri. Riaperti a giugno tra mille limitazioni, dovranno richiudere i battenti fino al 24 novembre, senza la garanzia ufficiale di riuscire a scongiurare una ennesima proroga. Tra i tanti film che sarebbero dovuti uscire in sala c’era Ritorno al crimine, sequel di Non ci resta che il crimine. L’arrivo in sala, fissato per il 29 ottobre, ha pertanto mobilitato mezzo cast, che però si è ritrovato nella spiacevole situazione di dover parlare di una pellicola finita in naftalina.
Sabato sera Marco Giallini, Massimiliano Bruno, Edoardo Leo e Giulia Bevilacqua erano a Ballando con le stelle. Tutti visibilmente imbarazzati, non hanno potuto aggirare la questione: “Milly, vorresti sapere perché siamo qui. Vi stiamo regalando una chicca; stiamo per fare la promozione di un film senza sapere quando esce. Per senso di responsabilità pensavamo fosse il caso di venire”.
Ironia che cela comprensibile amarezza, dato che si tratta del secondo rinvio causato dal coronavirus, come spiegato da Giallini e Leo, stavolta a Da noi…a ruota libera, domenica pomeriggio: “Sarebbe dovuto uscire già lo scorso marzo. Stiamo facendo la promozione di un film che noi stessi non sappiamo quando uscirà, ma ci sembrava comunque giusto venire e parlarne. E’ una situazione curiosa”. In contemporanea a Novantesimo Minuto si sintonizzavano pure Massimiliano Bruno e Gianmarco Tognazzi. Il ritornello? Sempre lo stesso: “E’ il secondo rinvio, dovremo aspettare momenti migliori, noi siamo pronti. Speravamo di far tornare un sorriso sul volto degli italiani”.
Se la presenza degli attori ha garantito l’apertura di interessanti parentesi (Tognazzi ha per esempio ricordato papà Ugo a pochi giorni dal trentesimo anniversario della morte), è parsa al contrario surreale la proposizione del trailer di un film al momento ‘congelato’ ma non fruibile.
Leggermente più fortunato Ezio Greggio che a Domenica In presentava Lockdown all’Italiana, in sala da dieci giorni. La promozione si è tuttavia trasformata nel suggello di uno stop, con la beffa di una trama che si poneva l’obiettivo di esorcizzare la passata clausura proprio nel momento in cui in Italia scattava il ‘secondo tempo’ dell’emergenza. “Avevamo girato questo film con un cachet super ridotto solo per aiutare le sale”, ha spiegato un Greggio eccezionalmente battagliero. “Al Governo stanno facendo un errore pazzesco. Cinema e teatri sono i luoghi più sicuri in assoluto, luoghi super sanificati dove la gente sta distanziata con la mascherina. È un errore ammazzare il cinema e uccidere il teatro”.
La ciliegina a questo pazzo weekend l’ha regalata involontariamente Martufello ai Soliti Ignoti. Ospite di Amadeus, il comico ne ha approfittato per promuovere lo spettacolo Bagaglio a mano: “Saremo al teatro degli Audaci fino al primo novembre, poi dal 3 al teatro Roma”. Un annuncio purtroppo ‘scaduto’ sottolineato da un eloquente messaggio in sovrimpressione: “Programma registrato prima del Dpcm del 24.10”.