A Ballando con le Stelle Vittoria Schisano si ritrova a fine ballo a dover nuovamente dare conto di quanto detto nella sua clip. Il suo percorso di transizione è al centro del suo racconto dalla prima puntata, come è anche normale che sia con una storia, un vissuto, un portato fortissimo come il suo. E la storia, o meglio, la gioia di quella bambina che non è mai potuta essere quella che era, costretta in un corpo non suo e in un obbligo soffocante, è il leit-motiv di questa partecipazione. Normale che sia al centro del racconto delle clip, probabilmente anche stuzzicato dagli autori, come ha suggerito anche qualche racconto di Vittoria.
Ma già dalla seconda puntata la giuria, in special modo Selvaggia Lucarelli, l’ha invitata a non raccontare sempre di questa ‘bambina’, di questa ‘storia passata’ e di raccontare altro di sé, di raccontare il suo presente.
Alla quarta puntata, al termine di una rumba passionale che ha visto Vittoria stretta al suo maestro Marco De Angelis, la Schisano si è ritrovata di fronte all’ennesimo commento della Lucarelli, che ha trovato ‘noioso’ il suo racconto.
“Basta con questa ‘bambina’. Finiamo per dire sempre le stesse cose. Ci interessa il tuo presente. Se vuoi parlare sempre delle stesse cose, fallo eh. Io ti do un suggerimento, poi se vuoi raccontare sempre quello per me è un film già visto”
ha detto la giudice.
La reazione della Schisano, alla quarta puntata, non si è fatta attendere:
“Nessuno deve dirmi chi sono. Mi è stato detto per una vita intera. La prossima volta scrivimi il copione e vi dico esattamente quello che volete sentire. Il mio presente è anche il mio passato. Tu sei nata biologicamente donna, per me non è così facile…”
sbotta l’attrice, che non trattiene le lacrime nel ripercorrere il viaggio intenso che questa esperienza a Ballando sta portando con sé, giorno dopo giorno.
“Sono arrivata quin piena di insucrezze e Marco me le sta togliendo una a una, giorno per giorno. Ma non capite che, ancora adesso, io sono qui e vivo il senso di colpa di essere toccata, accarezzata, da un uomo…”.
E la sofferenza di una vita di sensi di colpa si sente tutta, al di là del capello biondo e vaporoso, del corpo sinuoso e invidiabile, di un tacco 12 conquistato a fatica.
“Io oggi mi guardo e sono esattamente quello che volevo essere, ma sono qui anche per tutte quelle persone che non sono qui e che stanno ancora morendo per questo. Sono qui e sento la responsabilità di una comunità”
rivendica, sempre commossa, Vittoria, che pure viene ‘accusata’ di aver reagito in maniera esagerata, di aver attaccato, di aver aggredito la Lucarelli e la giuria. Lei chiede anche scusa per i toni forse un po’ violenti. Ma qui le scuse gliele dobbiamo noi, che diamo per scontato così tanto. E con le scuse tanti incoraggiamenti per l’avventura a Ballando e per tutto. Alla fine il ‘confronto’ ha permesso di andare oltre le dichiarazioni da montaggio e di sentire ancor più da vicino la profondità di un percorso complicato e coraggioso. Se era questo l’obiettivo ‘reale’ della Lucarelli, missione compiuta. Se non lo era, è comunque servito. Ma lasciate che ognuno dica, faccia, pensi, senta quello che vuole. E pensiamo al ballo.