The Good Lord Bird, su Sky Atlantic la storia dell’abolizionista John Brown
Gli eventi che precedettero la Guerra civile di secessione americana visti tramite le gesta di John Brown con un tocco di ironia
Fonte: William Gray/SHOWTIME
La Storia americana non può non passare da quel capitolo rappresentato dalla Guerra civile di secessione. La miccia che la fece accendere, però, stando a quanto sostengono numerosi storici, è un evento causato dal protagonista di The Good Lord Bird, la miniserie in sette episodi in onda (in contemporanea con gli Stati Uniti, dove è trasmessa da Showtime) da questa sera, 7 ottobre 2020, alle 21:15 su Sky Atlantic ed in streaming su Now Tv. Di seguito, potete vedere una clip tratta dal primo episodio.
The Good Lord Bird, ovvero la storia di John Brown
Tra fatti realmente accaduti e finzione, la miniserie narra le gesta di John Brown (qui interpretato da Ethan Hawke), celebre abolizionista considerato una figura controversa per le sue azioni. Se da una parte, infatti, i suoi sforzi per cercare di cancellare la schiavitù sono da lodare, dall’altra il suo carattere irruente ed il suo modo di far valere le proprie ragioni, causando anche alcune vittime, hanno portato alcuni a considerarlo vicino al terrorismo.
Ad ogni modo, gli episodi raccontano le gesta che porteranno Brown a muoversi lungo gli Stati Uniti durante il cosiddetto periodo del “Bleeding Kansas”, nella seconda metà del 1850, e che culmineranno nel raid di Harpers Ferry del 1859.
Anni che vengono raccontati dal punto di vista di un personaggio immaginario, Henry Shackleford (Joshua Caleb Johnson), figlio di un barbiere di colore che viene accidentalmente ucciso in uno scontro tra Brown ed un schiavista. Proprio Brown decidere di prendere Henry sotto la sua ala, ma un equivoco lo porta a credere che Henry sia in realtà Henrietta, una ragazza.
Così il giovane, impaurito, è costretto ad indossare abiti femminili ed ad assumere il soprannome di “Cipollina”. Nel corso degli episodi, Henry prova ad allontanarsi da Brown, che ritiene pericoloso per la propria sopravvivenza considerata la violenza con cui lui ed i suoi uomini portano avanti le proprie idee abolizioniste. Eppure, alla fine si ritrova sempre ad avere a che fare con lui o con il suo gruppo.
Henry finirà così a partecipare lui stesso alla battaglia di Harpers Ferry, in cui Brown provò a sequestrare un arsenale per armare degli schiavi e favorirne la rivolta. L’attaccò, però, non solo fallì, ma causò anche la morte di dieci persone. Un episodio che ebbe comunque degli effetti: gli storici, infatti, concordano nel sostenere che il raid di Harpers Ferry contribuì ad alimentare le tensioni già in corso ed a far scattare la guerra civile di secessione.
L’ironia che non guasta in un racconto forte
Tratto dall’omonimo libro di James McBride (anche produttore esecutivo della miniserie), The Good Lord Bird si cimenta in una difficile impresa: raccontare la Storia con la giusta dose di ironia. Sebbene gli eventi narrati affondino le loro radici in questioni estremamente delicate su cui ancora oggi l’America si trova a discutere, Ethan Hawke -che non solo è il protagonista, ma anche produttore e co-creatore con Mark Richard– decide di raccontare gli eventi che precedettero la guerra civile americana mettendoci qua e là qualche scena che allenta la tensione e ricorda l’assurdità della situazione in cui si ritrova Henry.
Il fatto che questo sia costretto per gran parte della serie ad indossare abiti femminili restando impigliato in vicende più grandi di lui ci dimostra come The Good Lord Bird voglia essere una miniserie storica differente dalle altre.
L’epicità c’è, ma non è quella a cui siamo abituati in racconti di questo tipo; il dramma è presente, con scene che ammutoliscono e pongono l’accento sull’assurdità dello schiavismo e del razzismo; ma c’è anche lo spazio per sdrammatizzare e rendere la Storia un po’ meno lontana dal pubblico.
Anche in questo modo si fa, perché no, divulgazione: compito delle serie tv è quello di avvicinare la gente a tematiche attuali e che sappiano genere dibattito, anche raccontando in modo irriverente fatti storici che hanno avuto un forte impatto nel mondo.