Settestorie, Monica Maggioni: “Da Presidente Rai mi sono fatta dei nemici, ma ora penso solo a fare un programma diverso dagli altri” (VIDEO)
Video intervista alla giornalista al timone di Settestorie, dal 5 ottobre su Rai1: “Tornare in tv mi ha fatto riconnettere con me stessa”
“Ho sempre voluto fare il mestiere della giornalista. Sono una persona privilegiata e fortunata perché l’ho fatto e l’ho fatto nei contesti più interessanti. Questa è la mia scelta di vita. Poi sono stata chiamata a fare altro e l’ho fatto. Ritornare a fare quello che ho sempre voluto fare mi dà una gioia infinita. Mi sono riconnessa con me stessa“. Monica Maggioni racconta così ai microfoni di Blogo il suo ritorno davanti alle telecamere dopo la parentesi dirigenziale in Rai (dall’agosto 2015 al luglio 2018 è stata Presidente della Rai, dal febbraio 2019 al maggio 2020 è stata amministratore delegato di Rai Com). La giornalista, infatti, da lunedì prossimo (ospite il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte) sarà al timone della nuova edizione di Settestorie, programma già sperimentato la scorsa estate:
Di ascolti non ne voglio assolutamente parlare. Quando ero Presidente della Rai ho passato anni a rispondere a persone che dicevano ‘perché la Rai non sperimenta e non cerca linguaggi nuovi?’ per poi chiedere ‘quanto hai fatto? Un punto in più, un punto in meno?’. Allora, io dico: le persone alle novità devono abituarsi. Se facessi un programma identico a tutto quello che c’è, dovrei essere misurata sugli ascolti, giustamente. Settestorie, invece, deve avere il diritto di mettersi in collegamento con le persone, deve avere un tempo di crescita. Dopodiché siamo tutti professionisti in grado di valutare quando le cose funzionano davvero o meno. Ma prima viene la ricerca del linguaggio, di chiave del racconto, di un modo di fare televisione.
Sulla circostanza che la sua esperienza dirigenziale (che in conferenza stampa ha fatto intendere essere definitivamente chiusa) possa aver contribuito a farsi dei nemici importanti in Rai, ecco la risposta:
Questo è un modo divisivo, fatto di amici e di nemici. La cosa centrale è che io cerco di fare questo lavoro con onestà intellettuale, credendoci e pensando alle persone che ci guardano, non agli amici o ai nemici. Probabilmente l’esperienza da Presidente alcune cose le ha enfatizzate, ma sarebbe un errore da parte mia pensare ‘questo è nemico, questo è amico’. Il punto di partenza importante, che non si può dimenticare, è cercare di fare la giornalista che racconta delle cose a chi è a casa e paga il canone.
Di seguito il video integrale dell’intervista a Monica Maggioni.