Geo rende meriti alla terra raccontandola nel suo spettacolo
La trasmissione sarà in onda dalle 16 alle 19 dal lunedì al venerdì. TvBlog seguirà la prima puntata in liveblogging.
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16:05
La nuova edizione di Geo sta per cominciare!
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16:08
Si apre il segmento di Aspettando Geo con il primo documentario: “Andare a scuola” direttamente dal Nepal. I 2/3 della popolazione di bambini frequentano la scuola ma tanti lavorano e aiutano nei campi di coltivazione
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16:17
Il problema non è solo degli scolari, ma anche dei semplici lavoratori che sono costretti a viaggiare per poter portare i loro prodotti.
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16:23
Gli studenti prima di cominciare le lezioni vere e proprie si allenano per 5 minuti di ginnastica per 6 giorni a settimana, per poi intonare l’inno nepalese.
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16:30
Agit: “Se avessimo un ponte, andare a scuola potrebbe essere più facile. Sarei più concentrato nello studio e forse riuscirei a diventare un pilota per viaggiare in tutto il mondo”.
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16:35
Biggi ci aggiorna subito che il ponte nel paese Nepalese è stato costruito. Una segnalazione di un telespettatore ha prontamente dato la buona notizia.
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17:20
Pubblicità
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17:43
Rientriamo in studio ma rimaniamo con la mente proprio alla barriera corallina, poco tempo fa funestato dal drammatico disastro ambientale di una nave spezzata in due rilasciando tonnellate di sostanze tossiche e mettendo a repentaglio l’equilibrio dell’ambiente.
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18:01
L’argomento prende spunto dalle nuove misure di distanziamento attive nelle scuole.
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18:05
Bellezza, storia, tradizione. Andiamo a sud di Bari, a Polignano a Mare per l’ultimo doc di questa prima puntata. Prima però, la pubblicità
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18:27
La storia di Melina merita una menzione speciale. A metà degli anni ’60 decise di comprare una casa, ma quella non è un’abitazione qualsiasi, ospita l’orologio del paese. Dal primo giorno Melina se ne è presa cura e il comune le dà un compenso. Nel 1985 però non ricevette nulla, così come alcuni anni fa, per questo decise di mettersi in sciopero. Fortunatamente le cose si risolsero in poco tempo.
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18:36
A Rutigliano il quartier generale dei cereali antichi, Marianna e Chiara da giovanissime hanno iniziato a lavorare nell’agricoltura. Ad un certo punto della loro vita hanno aperto un’attività che col tempo è diventata virtuosa grazie alla collaborazione con altri agricoltori della zona. La loro produzione di biscotti, taralli, pane e varie prelibatezze è diventato un must.
Geo si ripresenta al suo pubblico confermando dal primo all’ultimo minuto ciò che è: una pagina di televisione che esula totalmente dai generi d’intrattenimento pop del day-time pomeridiano, ma resta ben assestato nel suo ambiente green incontaminato’. Una caratteristica che non è solo uno dei temi più a cuore della trasmissione, è proprio un pregio che fa di Geo uno degli ultimi veri pilastri della cultura della natura nella tv generalista, sempre più sbiadita.
Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi sono i timonieri di un grande volo che porta i telespettatori fra le bellezze italiche e quelle mondiali, cercando di non banalizzare un territorio ma, piuttosto, avvantaggiando i suoi punti di forza. I loro interventi sono l’incastro giusto tra numerosi documentari pieni di fascino e di storia, narrati con precisione e legati ad un fascino che metaforicamente porta chi li guarda in un’altra dimensione.
Non è mai semplice lasciarsi catturare da una telecamera che inquadra luoghi quasi impossibili da vivere come le isole disabitate mostrate in questo primo appuntamento, o lasciarsi ammaliare dai racconti di una regione come la Puglia, piena di risorse umane e territoriali. Al telespettatore che non è abituato a seguire certi tipi di programmi divulgativi, ciò può diventare noioso. Geo no, Geo se da tanti anni è uno dei diamanti grezzi del servizio pubblico un motivo c’è ed è dato dal confezionamento curato del prodotto.
Piccole modifiche durante i suoi anni di messa in onda non hanno l’obiettivo: conoscere, portare il mondo e tutto ciò che ha di bello nelle case degli italiani per circa 3 ore al giorno. Di questi tempi in cui i viaggi sono sempre meno frequenti, ci pensa Geo a portarci lontani (almeno con la mente)
Segui la prima puntata di Geo su tvblog.it
Geo, nuova edizione con Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi: prima puntata del 7 settembre 2020
Negli appuntamenti del day-time di Rai 3 riprende anche Geo, Sveva Sagramola (conduttrice dal 1998) insieme ad Emanuele Biggi ci guideranno nuovamente nel racconto che intreccia la Terra e i suoi abitanti con le sue meraviglie ma anche le fragilità. Dunque si darà spazio agli squilibri ambientali come la deforestazione, l’inquinamento di aria, terre e mari, la produzione incontrollata di CO2, il preoccupante innalzamento del riscaldamento globale e l’intensificarsi dei fenomeni meteorologici più estremi che compromettono la salute e la sopravvivenza delle specie, uomo compreso.
Per spiegare cosa sta accadendo al nostro pianeta saranno ospitati scienziati, ma anche chi – soprattutto i giovani – interpreta in prima persona nuovi e più ecologici stili di vita. Un modo per tracciare nuove soluzioni per un progresso sostenibile e per la salute globale.
Fra gli obiettivi di quest’anno anche una guida a una nutrizione sana ed economica, per capire come si possa individuare la qualità nei cibi che acquistiamo.
All’interno del programma ci sarà anche la rubrica “A spasso con te“, in cui la giornalista e scrittrice Fiamma Satta, costretta da una malattia a muoversi con la sedia, verrà spinta da personaggi noti in luoghi di particolare interesse tra colloqui e riflessioni sull’arte e sulle bellezze made in italy.
Geo, edizione 2020-21: dove seguirlo
Geo è visibile anche in HD sul canale 503 del digitale terrestre, al canale 103 di Sky e Tivusat. In streaming sul portale di Rai Play da PC o da app scaricabile sul proprio smartphone e cliccando sul comparto dirette. La trasmissione è disponibile in podcast sullo stesso sito una volta terminata la messa in onda.
Geo, edizione 2020-21: social
Geo è presente sui social con una pagina Facebook