Paolo Del Debbio, in grande spolvero (e non solo per la sua sfuriata contro Beppe Grillo…), è tornato in onda su Rete 4 con il suo Dritto e Rovescio.
Riguardo la sostanza del suo programma di approfondimento, il giornalista lucchese ha anticipato tutti, in apertura di programma: la sua formula, porre la gente comune, con le loro grane, dinanzi alle persone che dovrebbero trovare una risoluzione a quei problemi, ossia la classe politica, è vincente, rende in chiave Auditel e, quindi, non si stravolge.
Paolo Del Debbio, per quanto concerne la forma, sa come bucare lo schermo, conosce il modo di arrivare al pubblico al quale si rivolge (e che ha costruito negli anni), mantenendo, al contempo, fissa l’attenzione sul contenuto del suo talk show, al contrario di ciò che avviene, ad esempio, a Fuori dal Coro, dove gli spettatori, ormai, attendono solamente le nuove trovate situazioniste shock di Mario Giordano, fregandosene del resto.
In breve, Del Debbio sa fare tv.
Il problema è che Del Debbio, senza accorgersene, spesso, tradisce se stesso o meglio, tradisce il personaggio televisivo che ha modellato negli anni.
Il compianto Gianfranco Funari lo asseriva senza problemi, con la schiettezza che lo contraddistingueva: “In tv, per essere eccezionali bisogna mascherarsi da normali, abbassarsi al gradino più basso, corteggiare senza pudore le casalinghe”.
Paolo Del Debbio ha imboccato una strada non troppo dissimile e innegabile: l’apertura di questa prima puntata, nella quale abbiamo visto il giornalista toscano quasi alla stregua di un Messia, giunto in città per dare voce ai cittadini trascurati dalle istituzioni, ha sottolineato il ruolo che Del Debbio ha assunto in questi anni, l’amico del popolo.
Mascherarsi da normali, come sottolineava Funari, però, alla fine, significa non essere se stessi.
Del Debbio ha un’arma potente con sé, oltre alla personalità e alla capacità di infondere fiducia ossia la cultura, cultura che il giornalista ha sfoggiato in più parti della puntata di stasera, ad esempio, durante la succitata replica a Beppe Grillo, colpevole di aver maltrattato un suo giornalista, con citazioni al Buon Selvaggio di Rousseau, passando per la letteratura greca a Italo Svevo.
E poi ancora locuzioni latine e citazioni di Winston Churchill…
Cosa accade puntualmente, però?
Accade che quando il linguaggio si fa aulico e, di conseguenza, il target di riferimento di Dritto e Rovescio rischia di trovarsi spaesato, Del Debbio ripristina il contesto originario con ciò che è quasi l’opposto della cultura ossia le parolacce.
Di conseguenza, nessuno si ricorda più di “Natura non facit saltus” ma tutti si ricordano di “Caz*i tuoi”, “Cogl*oni”, “Caz*ata” e “Me ne fot*o”.
E il telespettatore medio di Dritto e Rovescio ritorna ad essere a proprio agio solo perché capisce ciò che sta ascoltando che poi, sostanzialmente, è l’essenza del principale merito di alcuni leader politici di oggi: aver reso temi politici ostici, più comprensibili e nulla più, con il risultato, però, che si rischia di parlare di temi delicati, come COVID-19 e immigrazione, con la stessa leggerezza con la quale si commenta Temptation Island.
Anche altre peculiarità stilistiche di Del Debbio rivelano quella voglia di “normalità” che riesce a far trasparire attraverso lo schermo: quella conduzione quasi incerta, per nulla cadenzata, o quell’ironia basata sulla puntualizzazione dell’ovvio, che oggettivamente fa anche ridere (e che denota una sensibilità comica che, purtroppo, Del Debbio non ha dimostrato di avere con Giorgio Montanini), quando stasera, ad esempio, il giornalista ha invitato le persone ad usare il cervello o quando, nel lanciare la pubblicità, Del Debbio ha consigliato i telespettatori a non cambiare canale per non correre il rischio di sprecare le batterie del telecomando.
Si tratta di piccolezze, solo all’apparenza.
Per questi motivi, Paolo Del Debbio potrebbe offrire un talk show migliore, sfruttando la propria cultura e la propria sensibilità, senza alimentare la dicotomia “cittadino vs politico” che, tanto, provoca solamente un dialogo tra sordi: il cittadino si lamenta e il politico non riesce a rabbonirlo in quanto non riesce a fornirgli le risposte rassicuranti, il cittadino si lamenta ancora di più e il politico avverte la sensazione che ogni tentativo di confronto costruttivo è inutile.
Così facendo, non si arriva a nulla.
Viene da chiedersi, il fine di questo tipo di confronto qual è.
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21:35
Inizio trasmissione. La prima puntata di Dritto e Rovescio si apre con Paolo Del Debbio che svela la linea di quest’edizione: “Mi chiedono quale sarà la linea… Sarà la stessa di tutti gli anni che ho fatto televisione. Quando una linea funziona, non cambia”. Auguri di pronta guarigione molto sentiti di Del Debbio a Silvio Berlusconi.
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21:50
Paolo Del Debbio presenta Giorgia Meloni che fa il proprio ingresso in studio. Si parla dei settori più colpiti dal COVID-19. Giorgia Meloni: “Il governo ha speso male le risorse messe a disposizione. Il governo doveva aiutare le imprese a resistere”. Va in onda un filmato di Giuseppe Conte alla Festa dell’Unità.
Dritto e Rovescio è un programma di approfondimento giornalistico, in onda su Rete 4 ogni giovedì sera, condotto da Paolo Del Debbio.
Dritto e Rovescio: la prima puntata
Questa sera, giovedì 10 settembre 2020, avrà inizio la terza edizione di Dritto e Rovescio, il programma di approfondimento e inchieste condotto, in prima serata, da Paolo Del Debbio.
L’ospite del primo appuntamento sarà Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, che commenterà i temi di più stretta attualità politica, sociale ed economica, in vista delle prossime elezioni regionali.
Nel corso della serata, verrà dedicato ampio spazio verrà dedicato all’economia, con un focus riguardante il post-lockdown in Italia.
Si parlerà anche di riapertura delle scuole, previste per il prossimo 14 settembre, della nuova ondata di contagi da COVID-19 e di immigrazione.
Dritto e Rovescio: dove vederlo
La prima puntata di Dritto e Rovescio andrà in onda su Rete 4 a partire dalle ore 21:30.
La puntata sarà visibile anche in streaming sul sito ufficiale di Mediaset Play dove sarà possibile rivederla anche una volta terminata la messa in onda.
Dritto e Rovescio: Second Screen
Dritto e Rovescio si trova sul web con una sezione a parte presente sul sito di Mediaset Play.
Su Facebook, invece, il programma è presente con la pagina ufficiale.
Anche su Twitter, Dritto e Rovescio ha un account ufficiale. L’hashtag con il quale sarà possibile commentare il programma è #drittoerovescio.
Dritto e Rovescio ha anche un profilo ufficiale su Instagram.
Per chi vuole seguire la puntata in liveblogging, invece, l’appuntamento è su TvBlog, magazine di Blogo, sempre a partire dalle ore 21:30.