Paris su Maxim
Era appena di ieri la mia rubrichetta che sottolineava come anche il cartaceo tradizionale iniziasse a interessarsi in maniera più attenta alle vicende di Paris Hilton, e proprio oggi mi accorgo – con un po’ di colpevole ritardo, lo ammetto – che anche Maxim lo fa, dedicando alla nostra addirittura la copertina del numero di
Era appena di ieri la mia rubrichetta che sottolineava come anche il cartaceo tradizionale iniziasse a interessarsi in maniera più attenta alle vicende di Paris Hilton, e proprio oggi mi accorgo – con un po’ di colpevole ritardo, lo ammetto – che anche Maxim lo fa, dedicando alla nostra addirittura la copertina del numero di luglio, e un lungo servizio interno con piccanti confessioni e aforismi del Paris-pensiero. Su tutti, mi sento di citarne uno, che lascia a bocca aperta. Spalancata, oserei dire.
Non immaginavo che, al mondo, esistesse qualcuno che deve lavorare per poter mangiare. Il cibo è talmente necessario.
Del resto è risaputo che per mangiare, Paris deve soltanto lavare una macchina in tenuta sexy.
Spero, con questo, che sia finalmente chiaro a tutti perché l’amo, Paris.