Home Notizie Paleotelevisione.

Paleotelevisione.

[Posted by Nick] Le notti berlusconiane offrono, spesso, alcune perle tratte dall’archivio – relativamente limitato essendo nato nel 1978 – della televisione commerciale italiana. Ieri e Oggi in TV, questo il titolo della trasmissione, ripropone durante la nottata del sabato alcune versioni integrali di titoli cult andati in onda più di venti anni fa (da

5 Settembre 2005 16:38
Il Tubo Canonico - di Nick

ieri e oggi in TV

[Posted by Nick]

Le notti berlusconiane offrono, spesso, alcune perle tratte dall’archivio – relativamente limitato essendo nato nel 1978 – della televisione commerciale italiana. Ieri e Oggi in TV, questo il titolo della trasmissione, ripropone durante la nottata del sabato alcune versioni integrali di titoli cult andati in onda più di venti anni fa (da “I sogni nel cassetto” – del 1979 – primo quiz Bongiorniano ‘off-rai’ a “Drive In“).

Sabato scorso, dall’1 di notte ho tenacemente seguito la replica di “Vota la Voce 1982”, spettacolo condotto da Pippo Baudo e Claudio Ceccetto dal palasport di Bologna (quello di Piazza Azzarita, dove la Virtus avrebbe rivinto lo scudetto di lì a poco) e occasione annuale di consegna dei Telegatti musicali, assegnati con un referendum dai lettori di Sorrisi & Canzoni TV e offerti dal mitico Direttore Gigi Vesigna.

Gli ospiti della trasmissione, protagonisti delle hit-parades di quell’estate, erano tra gli altri il mitico Paolo Mengoli, Marcella (Bella), Ivan Cattaneo, Ph.D., Albano e Romina (senza la Lecciso), Antonello Venditti e tantissimi altri. Oltre alla valenza di cui godevano all’epoca i telegatti, salta subito all’occhio dello spettatore contemporaneo le performances canore (grottescamente accennate in un palese playback) e l’atmosfera poco televisiva, con riprese improbabili, luci da sagra paesana, molta improvvisazione e il nome del negozio – sponsor strumentale – appiccicato in modo approsimativo sulla pianola dell’artista (per l’occasione, La Casa dell’Orchestra di via Azzurra 56!). Altri tempi.

Mentre ripensavo con molta nostalgia (e commozione) alla canzone di Giuni Russo e alla recente scomparsa dell’artista, Cecchetto ha presentato Pierangelo Bertoli e la sua “Caccia alla volpe”. Durante l’esecuzione del brano, mi era parso di aver notato uno spiacevole atteggiamento registico, confermato dall’uscita di scena dell’artista: non era mai stata ripresa la sedia a rotelle! Per circa metà della durata del brano, Bertoli è stato inquadrato in modo fisso (e irriguardoso) da una telecamera posteriore, situata a diverse decine di metri di altezza, mentre per i primi piani il cameraman dal fronte-palco si è spostato dietro un pianoforte, che permetteva di scorgere solo le spalle di Pierangelo e il volto. Incredibile.

In un attimo il 1982, televisivamente e culturalmente, è diventato un’era giurassica. Almeno in questo abbiamo fatto qualche passo in avanti.