Kate Moss – Cocaina, Matrix, Videotape e le curve Auditel
Non sono riuscito a rinunciare a vedere il video di Kate Moss su Matrix: volevo capire, il tono della puntata, più che altro. Vorrei vedere, domani, la curva dell’Auditel da mezzanotte in avanti (questo l’orario in cui si è scelto di mandare in onda il video incriminato, per evitare bambini davanti allo schermo). Il servizio
Non sono riuscito a rinunciare a vedere il video di Kate Moss su Matrix: volevo capire, il tono della puntata, più che altro.
Vorrei vedere, domani, la curva dell’Auditel da mezzanotte in avanti (questo l’orario in cui si è scelto di mandare in onda il video incriminato, per evitare bambini davanti allo schermo).
Il servizio mandato in onda è – a mio modesto parere – uno scandalo assoluto. Non per quel che si vede. Per il fatto che lo abbiano mandato.
E che, per favore, non mi si racconti che tutto questo viene fatto per dissuadere dall’uso di sostanze stupefacenti, perché non è così: la compostezza con cui se ne parla – che a tratti lascia spazio a frasi a effetto, battute e toni da strilloni pronunciati sottovoce – la cornice quasi fashion che circonda questo presunto scandalo attira e fa pubblicità.
E questa bella modella che dice che non ne vede, cocaina, mi strappa il sorriso. Sono tre anni che lavora nella moda, e afferma di conoscere ben altri tipi di addetti ai lavori: “dei naturalisti… hanno smesso di fumare, bevono il te’ verde la mattina, si alzano alle tre del pomeriggio…” (sic), salvo poi dover ammettere di aver visto persone farne uso, ma di essersene sempre tenuta lontana.
Se ne sono sempre tenuti lontani tutti.
Finché non arriva una telecamera nascosta a riprenderli e qualcuno non ci mette “ESCLUSIVO” in sovraimpressione.