Serata cult all’italiana su La7
Una serata all’insegna della commedia all’italiana è quella che propone questa sera La7 a chi non è interessato a seguire la prima serata del Festival di Sanremo. Per l’occasione sono stati scelti due film considerati di culto da numerosi appassionati del genere (quindi buona parte dei trentenni[…]
27 Febbraio 2006 11:03
Una serata all’insegna della commedia all’italiana è quella che propone questa sera La7 a chi non è interessato a seguire la prima serata del Festival di Sanremo. Per l’occasione sono stati scelti due film considerati di culto da numerosi appassionati del genere (quindi buona parte dei trentenni italiani).
Si inizia alle 21 con Febbre da Cavallo, un film del 1976 di Steno, considerato mitico soprattutto per gli abitanti della Capitale, che narra le vicende di un trio di squattrinati con il vizio delle scommesse ai cavalli con due travolgenti Gigi Proietti ed Enrico Montesano e una serie di bravissimi attori comprimari tra cui il grande Adolfo Celi.
Si prosegue poi alle 22:45 con Fracchia la Belva Umana, film del 1981 di Neri Parenti in cui Fracchia, il personaggio televisivo di Paolo Villaggio, si ritrova invischiato in uno scambio di persona in quanto sosia del più pericoloso criminale del mondo, detto appunto “la belva umana”, a cui dà la caccia il commissario Auricchio, interpretato da un ispirato Lino Banfi. Scena cult quella ambientata nel ristorante “Gli Incivili”, chiaramente ispirato alla trattoria “La Parolaccia” di Roma, realmente esistente.
Si inizia alle 21 con Febbre da Cavallo, un film del 1976 di Steno, considerato mitico soprattutto per gli abitanti della Capitale, che narra le vicende di un trio di squattrinati con il vizio delle scommesse ai cavalli con due travolgenti Gigi Proietti ed Enrico Montesano e una serie di bravissimi attori comprimari tra cui il grande Adolfo Celi.
Si prosegue poi alle 22:45 con Fracchia la Belva Umana, film del 1981 di Neri Parenti in cui Fracchia, il personaggio televisivo di Paolo Villaggio, si ritrova invischiato in uno scambio di persona in quanto sosia del più pericoloso criminale del mondo, detto appunto “la belva umana”, a cui dà la caccia il commissario Auricchio, interpretato da un ispirato Lino Banfi. Scena cult quella ambientata nel ristorante “Gli Incivili”, chiaramente ispirato alla trattoria “La Parolaccia” di Roma, realmente esistente.