Frankenstein /2
Approfitto della seconda puntata di Frankenstein – in onda ieri sera con due storie di diverso spessore. Una col “vip”, Federica Fontana che vuole diventare brutta. E ci riesce. L’altra con uno studente che vuole diventar professore per un giorno. E fallisce, riconosciuto dai compagni di classe – per dire due parole sul programma. Posso
Approfitto della seconda puntata di Frankenstein – in onda ieri sera con due storie di diverso spessore. Una col “vip”, Federica Fontana che vuole diventare brutta. E ci riesce. L’altra con uno studente che vuole diventar professore per un giorno. E fallisce, riconosciuto dai compagni di classe – per dire due parole sul programma.
Posso solo ipotizzare che gli ascolti siano buoni come quelli della prima puntata, per ora – la mattinata svelerà l’arcano – ma ne ho abbastanza per dire che Frankenstein è bello.
Le storie sono interessanti e ben raccontate, la parte di studio è curata e quella scelta con il cinelook, i neri così schiacciati e evidenti, le bande cinema, be’, è un valore aggiunto. Bravissimi Sergio Stivaletti e il suo staff, interessanti le lezioni di comportamento che i trasformandi devono affrontare.
Se vogliamo trovare qualche difetto, be’, le parti affidate ai filmmaker soffrono dell’essere girate in maniera molto vicina alla docufiction – scelta, può piacere o meno – e con una sola camera, il montaggio è un po’ lento e c’è una sensazione di incompiuto in certi finali di storia. Penso, per esempio a quella della settimana passata: il papà separato che si trasforma ne la Cosa per far felice il figlio, e poi il mancato svelamento finale, penso anche al finale della storia di Federica Fontana – resa davvero brutta dallo staff di Stivaletti, la potete vedere nell’immagine prima e dopo la cura -.
Canino è azzeccatissimo, i testi ogni tanto sono un po’ forzati, ma gli si perdona anche qualche volo pindarico: la seconda serata di Italia1 si è arricchita di un bel programma che non potrà che crescere.
[Sito ufficiale di Frankenstein]