“L’altra domenica” su Raisat Premium
Questa è una notizia che farà certamente felici quelli tra voi che come me sono cresciuti con le tramissioni di Renzo Arbore, da “Alto gradimento” (in radio con Gianni Boncompagni) a “Quelli della notte”, da “Cari amici vicini e lontani” a “Indietro tutta”. Queste tramissioni si sono sempre distinte per la folle e comica coralità
Questa è una notizia che farà certamente felici quelli tra voi che come me sono cresciuti con le tramissioni di Renzo Arbore, da “Alto gradimento” (in radio con Gianni Boncompagni) a “Quelli della notte”, da “Cari amici vicini e lontani” a “Indietro tutta”.
Queste tramissioni si sono sempre distinte per la folle e comica coralità dei personaggi fissi che popolavano lo studio, il tutto condito dalla geniale regia di Arbore, il vero mattatore dei programmi di cui era protagonista assieme alla sua banda.
Uno dei più famosi all’epoca della messa in onda originale, ma meno ricordati nel corso degli anni, è stato L’altra domenica, un ironico e goliardico varietà della domenica pomeriggio, trasmesso dal 1976 al 1979 su quello che all’epoca si chiamava Secondo Canale della RAI come alternativa al contenitore per famiglie Domenica In, che già allora andava in onda sul Primo Canale (detto anche Nazionale).
Una selezione delle migliori puntate di questo surreale show viene riproposta ogni domenica alle 15 su Raisat Premium e sarà un’occasione per riscoprire l’alba di un nuovo modo di fare televisione inaugurato da “L’altra domenica” e per rivedere gli esordi nel mondo dello spettacolo di molti grandi nomi dell’attuale panorama cinematografico e televisivo.
Tra i tanti ospiti, facevano parte della banda di “compagni di giochi” di Renzo Arbore (coautore del programma assieme a Maurizio Barendson) Gianni Minà, Roberto Benigni, Andy Luotto, Mario Marenco, Fabrizio Zampa, Isabella Rossellini, Giorgio Bracardi, Maurizio Nichetti, Milly Carlucci e Silvia Annichiarico.
Assolutamente imperdibili alcuni mitici personaggi come l’assurdo critico cinematografico interpretato da Roberto Benigni, lo stralunato cronista parlamentare Ramengo (Mario Marenco), il “cugino americano” Andy Luotto (che si esprimeva dicendo soltanto “Buono, no bbuono”) e la sigla “Fatti più in là” cantata dai tre travestiti Tito Le Duc, Mauro Bronchi e, Neil Hansen ribattezzati Le Sorelle Bandiera.
Da non perdere.