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Il Blog di Cinzia Leone: un’iniezione di sana allegria

Navigando in rete alla ricerca di chicche interessanti da sottoporvi, mi sono imbattuto in un’isola felice da cui non riesco più a separarmi: il blog di Cinzia Leone. Una delle poche professioniste, della “vecchia” e gloriosa generazione comica, in grado di coniugare ironia e riflessione, fine gusto umoristico e umana sensibilità. Il suo approccio alla

22 Giugno 2006 12:17

Navigando in rete alla ricerca di chicche interessanti da sottoporvi, mi sono imbattuto in un’isola felice da cui non riesco più a separarmi: il blog di Cinzia Leone.
Una delle poche professioniste, della “vecchia” e gloriosa generazione comica, in grado di coniugare ironia e riflessione, fine gusto umoristico e umana sensibilità.
Il suo approccio alla blogosfera mi ha colpito per il carattere genuino e autentico, ma soprattutto per la capacità – davvero rara – di far ridere di gusto anche attraverso un post.
La presentazione del sito, di cui non voglio preannunciarvi nulla per non togliervi l’effetto sorpresa, rappresenta in pieno la sua duplice personalità artistica, divisa tra l’allegria goliardica e il pungente sarcasmo che viene da una lucida consapevolezza di vita. Cinzia Leone ha la capacità di arrivare, sempre e comunque, dritta al cuore dell’interlocutore, ora con la profondità della sua delicata malinconia, ora con l’esuberanza dell’inconfondibile parlantina e le sue presenze televisive, per quanto sempre più sparute, hanno un comune denominatore: l’imprevedibilità (d’obbligo, a questo punto, la segnalazione dell’intimistica Intervista allo specchio di Leonardo). Quel che fa ben sperare, nella sua inusuale iniziativa internettiana, è la promessa di pubblicare online vecchi filmati di suoi programmi, come Avanzi e Tunnel, condivisi direttamente dal suo archivio personale. In un trascinante articolo sull’attuale situazione televisiva, la Leone, infatti, dice che ancora la fermano per strada i nostalgici della Tv delle ragazze, a mio parere una delle pagine più bella dell’intrattenimento made in Italy, chiedendole perchè non esistono più programmi in grado di far ridere.
In un’era, quale quella contemporanea, capitanata da battutisti improvvisati e tormentoni abusati (tra Tintorie e fenomeni da circo), non sarà che abbiamo davvero bisogno di una boccata d’aria, che non puzzi di amarcord e ci rappresenti sul serio?
Un progetto ambizioso e corale, come lo sono stati un tempo i programmi della Dandini o La Posta del Cuore della Guzzanti (e per il solo gusto di farsi una risata, faziosità a parte)… Ripeto, senza che si scada nel varietà da preistoria o nel dejavù di Drive In, è chiedere troppo rivedere “una brava” come Cinzia Leone in tv (magari al fianco di Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Anna Marchesini, Enrico Montesano)?
Perchè relegarli al teatro e non riviverli nella quotidianità catodica, prima di tutto da comici anzichè da predicatori?