Prison Break – Una visita al carcere
L’interruzione della messa in onda della prima stagione di Prison Break da parte di Italia 1 mi pone in un grosso imbarazzo. Da un lato, ci sarà più tempo per analizzare insieme i singoli episodi. Dall’altro, ho grosse difficoltà a parlare dei rumors che riguardano la seconda stagione, la cui premiere è prevista per il
L’interruzione della messa in onda della prima stagione di Prison Break da parte di Italia 1 mi pone in un grosso imbarazzo. Da un lato, ci sarà più tempo per analizzare insieme i singoli episodi. Dall’altro, ho grosse difficoltà a parlare dei rumors che riguardano la seconda stagione, la cui premiere è prevista per il 29 agosto negli States.
Quindi, la procedura sarà questa, per quanto possibile: da un lato cercherò di dare qualche chicca accettabile a chi si deve ancora gustare la prima stagione – il comportamento di Italia1, comunque, è chiara istigazione al download di torrent o via eMule, checché ne dica chiunque -, dall’altro, cliccando sull’ormai noto continua, chi vorrà potrà dedicarsi con il sottoscritto a scoprire le novità della seconda stagione.
Per tutti, ecco un bel filmato che presenta il carcere che ha ospitato le riprese di questa bellissima serie – il Joliet Correctional Center, Illinois, lo vedete nell’immagine in una veduta dalle Google Maps -, attraverso gli occhi di un cicerone molto particolare: Robert Knepper, alias T-Bag, che porta a spasso per il carcere una giornalista. Indovinate come? Ma facendole prendere il risvolto interno della sua tasca, ovviamente.
[Via il bel blog Che c’è stasera? – Grazie a Gianluca per la segnalazione]
E ora veniamo alla seconda stagione.
Pare che il titolo della serie verrà modificato. Si legge in giro che diventerà Prison Break: Manhunt. La storia si concentrerà su tre punti essenziali: la fuga di Michael e degli altri fuggitivi, la caccia all’uomo – l’agente federale che se ne occuperà sarà un nuovo regular character della serie, si chiamerà Alexander Mahone (interpretato da William Fichtner, lo sceriffo di Invasion, che si era trovato senza un ruolo dopo la chiusura repentina della serie al termine della prima stagione) – e il complotto.
Le premesse per una nuova stagione ad alta tensione ci sono tutte, e soprattutto sarà interessante vedere come sarà gestita narrativamente quella che di fatto è quasi una nuova serie, che poggia le basi sull’universo narrativo fondato nella stagione uno: la Prison Break c’è stata, ora vediamo cosa diventa Prison Break.