Post-reality: Ana Laura Ribas e Dj Francesco a confronto
Va ora in onda sulle frequenze di TvBlog Post Reality, la rubrichetta dedicata ai postumi da reality show che cambiano la vita, nel bene o nel male, di molti dei suoi protagonisti. Da qualche giorno sono iniziate su Sky repliche a raffica dei più popolari format nostrani. Rivedere certe scene in replica è come rivivere
Va ora in onda sulle frequenze di TvBlog Post Reality, la rubrichetta dedicata ai postumi da reality show che cambiano la vita, nel bene o nel male, di molti dei suoi protagonisti.
Da qualche giorno sono iniziate su Sky repliche a raffica dei più popolari format nostrani. Rivedere certe scene in replica è come rivivere razionalmente i fotogrammi di una sbronza: quando li guardi per la prima volta ti senti quasi “alticcio” da non rendertene conto, ma se ne prendi coscienza a posteriori ne percepisci fino in fondo certi livelli di assurdità.
Oggi voglio proporvi i casi di due ex concorrenti che, all’indomani della partecipazione a un reality, hanno preso strade diverse sperimentando gli imprevisti della facile popolarità.
Trattasi di Ana Laura Ribas e Dj Francesco, partecipanti della seconda edizione dell‘Isola dei famosi, memore per le sue trash-risse e le coalizioni che videro gli isolani tra loro contrapposti.
Dj Francesco è il più tipico esempio di personaggio fallito dopo un reality. Le sue potenzialità mediatiche, mai particolarmente strabilianti seppur promettenti alla vigilia dell’imbarco, sono state esaurite dal filone realitistico al punto da decretarne in toto il naufragio artistico.
Non a caso, ora si fa chiamare solo Francesco e si è imposto di abbruttirsi prima del tempo con melodie melense e uno stucchevole buonismo (non che prima facesse vera musica, ma quantomeno era coerente).
Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate qualche tempo fa a Vanity Fair, in merito alla sua svolta professionale:
“Dopo il reality sono sbroccato: la gente mi fermava per strada, ho fatto un sacco di soldi, stavo con Aida Yespica. Ma la mia musica è rimasta tritata. La mia immagine era troppo inflazionata. La gente pensa che ho fatto due dischi e venduto due milioni di copie, ma non è così. Dei soldi che ho fatto in due anni, solo il 7 per cento l’ho guadagnato con la musica. Il resto con gli sponsor, le ospitate, le serate… Con Claudio Cecchetto eravamo convinti che l’Isola mi avrebbe aiutato. Non avevamo considerato, però, che un’esperienza di quel genere ti cambia radicalmente. Torni e ti senti un dio. E poi c’era il fatto che stavo cambiando e non avevo più nè la voglia nè il coraggio di andare su una spiaggia, cantare e urlare ‘Dai, facciamo festa’. Quello che mi toccava nella trasmissione Lucignolo”.
Decisamente più fortunata, invece, la compagna di avventura Ana Laura Ribas che, da ex soubrette dimenticata dal pubblico, si è trasformata in una presenzialista fissa di trasmissioni televisive, ne ha condotta una tutta sua nell’anno di contratto con Raidue (Limousine ndr) e, nel tempo libero, interviene nelle riunioni informali di Lele Mora, di cui è diventata la consigliera più accreditata nella scelta del cast artistico. Ecco le sue dichiarazioni a caldo, appena pubblicate da Vanity Fair:
“Se l’avessi data, avrei passato 15 anni a fare la paperetta, la veline, la prezzemolina e tutte le altre “ine”? Quando ho avuto la mia grande occasione, nel 1995, come spalla di Fiorello, il giorno in cui dovevo firmare il contratto mi dissero che era stata scelta la raccomandata di turno. Quello che mi fa rabbia, invece, è che una che conquista la notorietà per qualcosa di negativo (Gregoraci ndr) rischi di andare all’Isola dei Famosi”.
E’ proprio vero che le vie del reality sono infinite… Alla prossima!