La Monsè contro le colleghe… per così poco?
Le delazioni, di questi tempi, sono all’ordine del giorno e fanno notizia. Soprattutto quando è in atto una concorrenza spietata per aggiudicarsi una vetrina di lancio in tv, anche se sostanzialmente irrilevante e priva di appeal. Nel giro delle ultime settimane Maria Monsè, uno dei personaggi più discussi dello scandalo intercettazioni, non ha risparmiato proprio
Le delazioni, di questi tempi, sono all’ordine del giorno e fanno notizia.
Soprattutto quando è in atto una concorrenza spietata per aggiudicarsi una vetrina di lancio in tv, anche se sostanzialmente irrilevante e priva di appeal.
Nel giro delle ultime settimane Maria Monsè, uno dei personaggi più discussi dello scandalo intercettazioni, non ha risparmiato proprio nessuna delle sue colleghe, riesumando vecchi motivi di acredine e rivalsa assolutamente fuori luogo.
Prima se l’è presa con il mirino più facile, Elisabetta Gregoraci:
“Dovevo partecipare al reality di Carlo Conti Ritorno al presente. Poi hanno preso Elisabetta Gregoraci, faccia un po’ lei”.
Poi si scaglia perfino contro Violante Placido, rea di averle “soffiato” il posto di conduttrice del programma di Raidue Go Cart perché raccomandata dal padre. Ecco la risposta al vetriolo di quest’ultima:
“Mai sfruttato la fama di papà. In realtà come tutti, avevo fatto provini in Rai. Quando mi chiamarono, da quel che so io, il programma Go Cart (condotto dalla Monsè) era già in crisi. Altro che raccomandazione: avevo 19 anni, mi è capitata quell’occasione e là mi sono messa alla prova”.
Al di là di stabilire chi ha ragione e chi ha torto, credo che il vero interrogativo da porsi sia un altro.
Vale la pena scaldarsi così tanto per aver rinunciato a due programmi inutili come Go Cart e Ritorno al presente?