Eva Longoria – No alle docce. E viva l’Ansa
Eva Longoria non vuole più comparire sotto la doccia in Desperate Housewives. E va bene. La notizia rimbalza sui siti di informazione americani che ormai sono abituati alle sparate di Eva, decisa più che mai a far valere la sua bravura piuttosto che la sua bellezza straordinaria. Io ho una mia personalissima visione della cosa:
Eva Longoria non vuole più comparire sotto la doccia in Desperate Housewives. E va bene. La notizia rimbalza sui siti di informazione americani che ormai sono abituati alle sparate di Eva, decisa più che mai a far valere la sua bravura piuttosto che la sua bellezza straordinaria.
Io ho una mia personalissima visione della cosa: non ho mai amato le donne che vogliono a tutti i costi dimostrare di essere più brave che belle, soprattutto nel mondo dello spettacolo. E’ ipocrita pensare che la bellezza non abbia in alcun modo aiutato la carriera della Longoria. Perché dunque negare ciò che si è? Non è quello il modello negativo: donna brava, bella, intelligente non può che sfruttare a proprio vantaggio l’idiozia catodica che necessita di una doccia in più per mandarti in onda.
La notizia comunque fa scalpore persino in Italia, dove, come al solito, la genesi dell’informazione ha dell’aberrante.
L’Ansa cita come fonte Telefilm Cult. Nulla di male, in questo: se l’hanno letto lì, è una fonte. Solo che l’Ansa dice testualmente
cosi’ si e’ sfogata l’attrice Eva Longoria sul sito ‘Telefilm Cult’.
Come se l’attrice avesse rilasciato quelle dichiarazioni in esclusiva. Senza nulla togliere al bel blog gestito da Leopoldo Damerini, ci chiediamo chi scriva le notizie all’Ansa, e che conoscenza abbia del mondo di internet e dei blog.
Update: ma non basta. A ruota, Adnkronos, Repubblica, Corriere, TgCom riprendono l’Ansa. Addirittura, secondo Adnkronos lo sfogo di Eva arriva come un fulmine a ciel sereno sul sito ‘Telefilm Cult’. , secondo il Corriere è lo sfogo – rivelato in esclusiva sul sito Telefilm Cult. Esclusiva, capite?
Una sola definizione per tutti: ridicoli. Con buona pace di chi – come ci segnala un lettore – pensa che i giornali si mangeranno i blog.