RTV, la tv della ripetitività
RTV – La tv della realtà, è questo il titolo del programma che va in onda ogni sera su Italia1 alle 20.30 circa. A condurlo è la statuaria bellezza venezuelana Ainett Stephens, ex gatta nera del programma Il mercante in fiera e già conduttrice di Real TV (stessa minestra di RTV).Presentatrice a parte, ciò che
RTV – La tv della realtà, è questo il titolo del programma che va in onda ogni sera su Italia1 alle 20.30 circa. A condurlo è la statuaria bellezza venezuelana Ainett Stephens, ex gatta nera del programma Il mercante in fiera e già conduttrice di Real TV (stessa minestra di RTV).
Presentatrice a parte, ciò che vorrei cercare di capire ora è come un programma del genere faccia ogni sera in media 1,7 milioni di spettatori. Mi è capitato di vederne alcune puntate già nella prima versione con Guido Bagatta (che stimo) al timone e di rivedere qualche spezzone del programma con la nuova conduzione. Non è cambiato niente. Stessi filmati di inseguimenti, stessi video di incidenti, qualche parentesi “divertente” (stile Paperissima) e null’altro. Certo, la tv della realtà non può trasmettere altro che questo, ma tutte queste edizioni hanno trasformato un programma che inizialmente poteva essere interessante (forse vedere le sfighe altrui ogni tanto è consolatorio) in qualcosa di ripetitivo e stancante, tra l’altro – secondo me – non adatto ad una fascia oraria preserale.
Che cosa spinge la gente a guardarlo tutti i giorni? Non mi so dare una risposta, anche perché non credo che una conduttrice poco vestita, per quanto bella possa essere, riesca a fare 1,7 milioni di spettatori da sola. Ditemelo voi, cari commentatori, cosa trovate in questo programma.