Reality Birra Moretti

Dove c’è Barbara D’Urso, manco a dirlo, tira aria di reality sciò. Perfino in un evento sportivo, quale il Trofeo Birra Moretti, fino a qualche anno fa condotto da cerimoniere più sobrie come Tamara Donà e Natasha Stefanenko.
E invece no. Alla sacrale liturgia del torneo calcistico subentra un’apertura televisiva e con tutti gli inconvenienti del trash-ow.
A rubarsi la scena, forte delle raccomandazioni della padrona di casa, Justine Mattera, che torna a mascherarsi da Marilyn Monroe pur di dare un senso alla propria carriera (ora almeno potrà dire che La Fattoria le è servita a esibirsi su Canale5 in prima serata anzichè per il pubblico geriatrico di Paolo Limiti).
Peccato che non si sia trattato di una grande performance, visto che le note di Diamonds are a girl’s best friends in pieno stile Moulin Rouge sono state interrotte da problemi tecnici e la musica si è bloccata all’improvviso.
Per qualche istante si è cercato di andare avanti con effetti di finto playback esilaranti (da segnalare che la Mattera non era sola sul palco, ma circondata da una miriade di finte biondone cotonate che non avevano nulla da invidiarle).
A tentare di dare un senso giornalistico alla serata un inatteso Bruno Longhi in collegamento, poi accompagnato da Sebino Nela (altro mistero, non erano previsti Sandro Piccinini e Ilario Castagner?).
Ma a peggiorare la situazione, in concomitanza, arriva la D’Urso, non sapendo che il telecronista è in onda e parlandogli addosso. In più si rivolge “al suo regista Popi”, stimato professionista del settore tecnico sportivo, come se stesse conducendo una delle sue trasmissioni.
A questo punto la barbara conduttrice ha puntato sulla solita manfrina del bello della diretta e, ironizzando sul fatto che è successo di tutto, ha completato il disastro chiedendo all’amica Justine di cantare a cappella Happy Birthday (dedicato all’anniversario del trofeo, si intende).
Proprio quando meno te lo aspetti, anche in una trasmissione rituale ed estiva, su Canale5 tira già aria da Circus…
D’altronde, talis madrina…