Turisti per caso o Ballarò?
Per un’appassionata di tv e viaggi come me, uno dei programmi “cult” è senza dubbio Turisti per caso, il diario dei divertenti ed interessanti viaggi di Syusy Bladi e Patrizio Roversi.Proprio questa sera è iniziata una nuova serie in 5 puntate della trasmissione, intitolata La mia Africa. La prima serata era dedicata al Senegal (viaggio
Per un’appassionata di tv e viaggi come me, uno dei programmi “cult” è senza dubbio Turisti per caso, il diario dei divertenti ed interessanti viaggi di Syusy Bladi e Patrizio Roversi.
Proprio questa sera è iniziata una nuova serie in 5 puntate della trasmissione, intitolata La mia Africa. La prima serata era dedicata al Senegal (viaggio di Syusy) e all’Etiopia (viaggio di Patrizio, con il cameraman Orso e Bunna, cantante degli Africa Unite) . Proprio il racconto di quest’ultima tappa è caduto un po’ “troppo in basso”.
Mi spiego meglio: le idee politiche la coppia Bladi/Roversi non sono mai state un segreto per nessuno, ma in Turisti per caso sono sempre state lasciate da parte, dando la preferenza – com’è giusto che sia – alla vera vita delle popolazioni con cui i protagonisti del programma si sono trovati a contatto. Stasera però, complice anche un legame (che tutti più o meno dovremmo conoscere) dell’Etiopia con l’Italia, durante la parte dedicata alla storia del Paese mi è parso di vedere un particolare accanimento nel volerla buttare in politica a tutti i costi. E’ stato toccato il fondo quando Bunna, di spalle e nascosto da una kefia (il tipico copricapo a scacchi) bianca e rossa, si è finto un etiope ed ha raccontato quali terribili atrocità siano state commesse da Mussolini e dai fascisti ai tempi del colonialismo. Rivelatosi successivamente, ha terminato dicendo che, dato che gli etiopi negavano o tacevano la verità di quel periodo, era giusto che qualcuno la raccontasse.
Per una decina di minuti mi è parso di assistere non più a Turisti per caso, ma a Ballarò. Va bene che la rete è la stessa, ma spero che si sia trattato di un episodio isolato e che una trasmissione bella e genuina come questa non venga più contaminata dalle idee politiche degli autori.