Unan1mous avanza con psicologia e viral
E così hanno avuto ragione quei lettori (ben 163 su 281 voti) che in questo sondaggio hanno ipotizzato che la puntata di ieri di Unan1mous non sarebbe stata quella conclusiva, e che si trattasse di una strategia promozionale. Avevano ragione e lo dico con un pizzico di compiacimento, ché quel sondaggio non stava lì per
E così hanno avuto ragione quei lettori (ben 163 su 281 voti) che in questo sondaggio hanno ipotizzato che la puntata di ieri di Unan1mous non sarebbe stata quella conclusiva, e che si trattasse di una strategia promozionale.
Avevano ragione e lo dico con un pizzico di compiacimento, ché quel sondaggio non stava lì per caso. Detto ciò, senza entrare nel merito della messa in onda di ieri sera, che non risolve del tutto alcuni problemi oggettivi del programma (lentezza, lunghezza eccessiva e via dicendo), non si può che riconoscere che la mossa psicologica dell’autopromozione virale da parte di un programma televisivo è qualcosa di interessante e notevole. Soprattutto se questo viral è affidato a TgCom (che, notate bene, oggi si guarda ben dal citare qualsiasi cosa riguardi Unan1mous) e al virgolettato del direttore Modina. Questo tipo di tecnica, che consiste nel creare aspettativa intorno a un evento, affonda le sue radici nella rete, luogo in cui si sa bene di cosa si parla, quando si parla di hype.
Magari qualcuno storcerà il naso, si sentirà preso in giro e offeso, ma questa è televisione, signori: realtà e finzione sapientemente mescolate in modo che la funzione primaria di intrattenimento non venga meno, anzi, sia esaltata all’ennesima potenza.
Io condivido.