Il punto sulle soap: Tempesta d’amore le batte tutte
Affrontare la questione ascolti, di questi tempi, può rivelarsi davvero destabilizzante e riservare mille sorprese. Soprattutto se una nota Mediaset sottolinea record di ascolti in day time per la soap di Canale 5 Tempesta d’amore: 2.221.000 con il 29.99%. In fondo, noi di Tvblog l’avevamo intuito, visto che da mesi i nostri post sono simpaticamente
Affrontare la questione ascolti, di questi tempi, può rivelarsi davvero destabilizzante e riservare mille sorprese. Soprattutto se una nota Mediaset sottolinea record di ascolti in day time per la soap di Canale 5 Tempesta d’amore: 2.221.000 con il 29.99%.
In fondo, noi di Tvblog l’avevamo intuito, visto che da mesi i nostri post sono simpaticamente assediati da fan sfegatati e grandi estimatori della serie, pronti a commentare in tempo reale gli episodi quotidiani in una sorta di piazza di culto virtuale.
Non è un caso, allora, che sia comparso proprio quest’oggi, durante Centovetrine, uno scroll pubblicitario che segnalava l’appuntamento eccezionale, questo sabato pomeriggio alle 15.45, con Tempesta d’amore.
Un’astutissima trovata pubblicitaria per garantire un solido traino al nuovo (?!?) Verissimo targato Silvia Toffanin. E chissà che non diventi proprio questa la programmazione fissa della soap, che non potendo proseguire in settimana per il ritorno di Amici, potrebbe andare in onda in coda al reality e prima del rotocalco. I tempestati – questo ormai il soprannome cult degli ammiratori del prodotto – potranno così trovare una consolazione al rischio della sospensione, che vedrebbe la messa in onda dei nuovi episodi rimandata all’anno prossimo (di passare questa gallina delle uova d’oro a Rete4 Canale5 non ha nessuna intenzione).
Rimanendo in argomento soap, sempre in casa Mediaset, conferma l’incontrastata leadership nel settore Centovetrine, con una media giornaliera del 30% di share e un ascolto pari a circa 4.5000.000 telespettatori (Sottocasa fa appena l’8%). In realtà, il prodotto in questione continua a catturare l’interesse del pubblico con intrighi sempre avvincenti, giochi di potere e richiami al sesso più o meno velati (spesso perfino inadatti alla fascia protetta, ma complessivamente accattivanti). In più, si attende con ansia il cameo, previsto in una delle prossime puntate, dell’attrice Veronica Pivetti che si dice un appassionata doc della soap.
Non si può dire lo stesso, invece, della storica produzione di Mediafiction, voluta fortemente dall’allora presidente Maurizio Costanzo, Vivere. La prima vera soap autoprodotta in Italia, partita con ascolti stellari e poi penalizzata dalla nuova arrivata Centovetrine, ha subito un forte calo rispetto alla media della scorsa stagione. Gli aficionados, dai 2.500.000 dell’anno passato, sono scesi a 1.9000.000 telespettatori, con uno share del 17% di qualche punto sotto ai dati abituali.
Sicuramente, un fattore penalizzante è stata la prolungata pausa dagli schermi, che ha visto le storie del lago di Como sospendersi a inizi giugno per riprendere a settembre. Ma c’è da dire che, imbattendosi per caso in una puntata di Vivere, ci si accorge subito che non ha più molto da dire. I personaggi storici sono tutti spariti o appassiti, per lasciar spazio a una nuova famiglia, i Draghi, interpretata da attori scadenti e stereotipati.
Nulla a che vedere, insomma, con i bei tempi di Alessandro Preziosi, Paolo Calissano ed Edoardo Costa, di cui è rimasto alle fedelissime solo un velato ricordo.