Baudo a tutto campo
E’ di oggi su Repubblica una lunga intervista a Pippo Baudo, che parla del suo Festival di Sanremo prossimo venturo e che pontifica un po’ sulla televisione. La scelta di campo della RAI, affidando la conduzione al settantenne più lucido della televisione italiana, era chiara fin dal principio, dopo il flop-Panariello: un ritorno alla tradizione.
E’ di oggi su Repubblica una lunga intervista a Pippo Baudo, che parla del suo Festival di Sanremo prossimo venturo e che pontifica un po’ sulla televisione.
La scelta di campo della RAI, affidando la conduzione al settantenne più lucido della televisione italiana, era chiara fin dal principio, dopo il flop-Panariello: un ritorno alla tradizione. Si vedranno i fiori, perché Sanremo è Sanremo. Niente più categorie simil-reality perché ci sono i big e i giovani (e la cosa, tutto sommato, mi sembra corretta e meno svilente di quanto si sia visto dal punto di vista della gara canora in sé). Grandi ospiti internazionali (si lavora per Robbie Williams, manco a dirlo, e per qualche giovine cantante, anche se Baudo ha lasciato il cuore a Sharon Stone) e soprattutto nessuno sconto da parte della controprogrammazione, che sarà agguerritissima.
E’ la storia del Festivàl, che impone al mondo dello spettacolo di interessarsene a priori, piaccia o meno: detrattori e estimatori sono già lì, con i fucili puntati, pronti a dire la loro. E noi del TvBlog non possiamo essere da meno.