Costanzo su Vanity Fair… rinnega Katia e Ascanio?
Mentre il suo Conversando è già incalzato nello share dal battagliero Baudo e il Buon Pomeriggio ex Tutte le Mattine fa rimpiangere gli ascolti di Verissimo (che al sabato va benissimo), Maurizio Costanzo ha pensato bene di svelare le sue verità nascoste… a Vanity Fair. Proprio così, la rivista di cui si prendeva gioco nello
Mentre il suo Conversando è già incalzato nello share dal battagliero Baudo e il Buon Pomeriggio ex Tutte le Mattine fa rimpiangere gli ascolti di Verissimo (che al sabato va benissimo), Maurizio Costanzo ha pensato bene di svelare le sue verità nascoste… a Vanity Fair.
Proprio così, la rivista di cui si prendeva gioco nello scorso anno e che a sua volta lo prendeva di mira, sbeffeggiandone circo e trenini domenicali, è riuscita a strappargli un’intervista esclusiva, con la mediazione di Candida Morvillo. Un solo punto fermo, che è poi il titolo dello stesso articolo: l’importante è non andare in pensione. Il giornalista coi baffi più longevo dell’infotainment insiste nel affermare che il potere è accendere e spegnere la telecamere davanti a una persona e che tutto ciò che ha ottenuto nel tempo se l’è guadagnato, esponendosi in prima persona anche a suon di querele e chili di tritolo.
Spostandosi sul nuovo corso artistico del più influente volto Mediaset, si arriva finalmente a parlare dell’argomento reality… con delle clamorose delazioni.
“Guardo solo il Grande Fratello perchè è uno studio antropologico: è l’uomo comune in una situazione di costrizione o di privazione. I reality coi semivip non mi interessano. Io invitavo solo quelli del Gf. A Buona Domenica quelli della Fattoria e della Talpa li invitavo ogni due o tre volto perchè lo doveva fare. Detto questo avrei contribuito a creare dei mostri? Che fanno ora? Dove sta Ascanio? Dove sta Katia? Creare illusioni la tv lo fa dalla nascita. Io a questi ragazzi ho sempre detto di sfruttare questo momento per sistemarsi. Se sapete fare le pizze, aprirete una pizzeria.”
Una frecciata decisamente gratuita, visto che è stato il primo a spremere e promuovere i neo-sposi del Gf4 e sono tra quelli che lavorano più di tutti… Dire che Ascanio è scomparso, quando fa l’inviato di uno show in prima serata su Raiuno, dividendosi tra tv e radio con la Pedrotti (a sua volta reduce da Meteo e Sipario), è un atteggiamento alquanto scorretto, oltre che ingrato.
Dopo trent’anni di carriera, Costanzo ha ancora tanti progetti per il futuro:
“Mancano gli ospiti. Se togliamo Roberto Benigni e, a scendere, Sergio Castellitto, i grandi non ci sono più. Riconosco come figlio naturale solo Floris con il suo Ballarò. Lui stesso ha detto che ha deciso di fare tv guardando Bontà loro. Floris è il talk, Santoro fa documentari, interviste-documento. Ho chiesto una rete al ministro Gentiloni, Telesogno, per me e Santoro. Anche Sky me l’ha offerta e l’avrei fatta. Doveva avere il mio nome. Ma Mediaset non mi ha lasciato. Ho un contratto che scade tra un anno e mezzo. Vediamo come è il mercato”.
Quando gli chiedono se ha la sindrome di non essere diventato Vespa, ribatte che secca più a Vespa non essere diventato Costanzo, perchè il giornalista Rai adora la politica, mentre lui molto meno, l’ha fatta ma alla lunga lo annoia (“dare del tu a un segretario di partito non mi rende ebbro”).