Enrico Papi alla riscossa: farà Distraction
Di lui avevamo parlato in termini fiduciosi già prima del rilancio a La Pupa e il Secchione, confidando nella sua verve per la buona riuscita dello show. Ma ora Enrico Papi, il mattatore del reality comedy piu discusso della nuova stagione, cavalca l’onda e può permettersi di riconoscere il suo valore. Innanzitutto perchè, dopo tante
Di lui avevamo parlato in termini fiduciosi già prima del rilancio a La Pupa e il Secchione, confidando nella sua verve per la buona riuscita dello show. Ma ora Enrico Papi, il mattatore del reality comedy piu discusso della nuova stagione, cavalca l’onda e può permettersi di riconoscere il suo valore.
Innanzitutto perchè, dopo tante lusinghe, Italia1 è riuscito a convincerlo a condurre Distraction (come vi aveva preannunciato un nostro informatore), game show a tinte forti tenuto a battesimo da uno scomodo predecessore di cui Papi non voleva ereditare l’impronta pecoreccia. Eppure, non c’erano alternative, visto che l’irriverente Teo Mammucari ha un’esclusiva con Antonio Ricci che lo vede ingabbiato nella conduzione domenicale di Cultura Moderna (mentre il suo Libero potrebbe andare a Max Giusti)
Ovviamente, Italia1 non si fa mancare nulla e decide di puntare sull’effetto boomerang de La Pupa e il Secchione, assoldando come vallette del programma Silvia Abbate e Loredana Damato, due bellezze dal fisico mozzafiato.
Papi, intanto, pensa già al futuro e, quando gli chiedono se lo ritroveremo al timone della prossima edizione del reality, risponde deciso:
”Nel programma la Panicucci porta avanti il discorso televisivo mentre io faccio da animatore, posso dire però che per me sarà la prima e ultima volta di una co-conduzione”.
Il conduttore ha rilasciato queste dichiarazioni a Il Grande Talk, programma in onda il venerdì sera su Sat2000 condotto dal giornalista Alessandro Zaccuri, e tra gli argomenti discussi in puntata c’è anche il caso Sgarbi-Mussolini:
“A me non solo non piace, ma non volevo nemmeno che andasse in onda anche perchè ritengo che quegli episodi non facciano ascolti in un programma come il nostro. C’è una differenza tra la confezione del programma e i contenuti, io insieme all’ autrice Simona Ercolani ho insistito per mettere da parte l’aspetto più pruriginoso del format, che a me non piace, e insistere sugli aspetti più legati alla commedia”.
Sicuramente l’apporto di Enrico Papi al successo della trasmissione è stato determinante e, personalmente, i suoi inserti comico-parodistici si sono rivelati tra i più godibili. Però è un peccato che il presentatore metta già le mani avanti, dopo un lungo esilio forzato dalla tv, rinnegando il motto “squadra che vince non si cambia”.
La forza della conduzione è stata proprio nel dosaggio di stili diversi in un’accoppiata (con)vincente e probabilmente nessuno dei due avrebbe retto da solo alla guida in solitaria (soprattutto in una prima serata).
Un consiglio spassionato ad Enrico, a cui facciamo i migliori auguri per la nuova avventura televisiva: non scherzare troppo anche tu col fattore c…