Antonella Clerici, conduttrice di punta
Faccio una doverosa promessa a chi penserà che in questo post si decantino le doti autorali de Il Treno dei desideri, definendolo un programma di qualità. Nulla di tutto questo. E’ sicuramente, seppur inspiegabilmente, una trasmissione di successo, che sta dimostrando una solida tenuta nello scontro frontale con Paperissima sia in termini di audience che
Faccio una doverosa promessa a chi penserà che in questo post si decantino le doti autorali de Il Treno dei desideri, definendolo un programma di qualità. Nulla di tutto questo. E’ sicuramente, seppur inspiegabilmente, una trasmissione di successo, che sta dimostrando una solida tenuta nello scontro frontale con Paperissima sia in termini di audience che di share (nell’ultima puntata 5.690.000, 25.00%) . Dunque, un fenomeno che non possiamo ignorare. Inizialmente la sua collocazione pareva in sordina, visto che alla promozione in periodo di garanzia è corrisposta una “retrocessione” al venerdì sera (prima andava in onda di sabato), serata difficile eppure sperimentale per Raiuno, in cerca di competitor da programmare contro la corazzata di Antonio Ricci. Eppure, questo spumeggiante people show che amalgama diversi ingredienti delle carrambate di una volta, rivisitandole in chiave più moderna e pimpante, ha colpito nel segno. E, a mio parere, in virtù di un innegabile punto di forza: la conduzione di Antonella Clerici.
Pregiudizi e snobismi a parte, credo che la presentatrice in questione sia diventata un volto di punta della tv di stato, un nome una garanzia con un suo stile e una personalità perfettamente riconoscibili dal pubblico, in grado di far scattare un meccanismo di sincera fidelizzazione. E’ una delle poche regine della tv a proporsi al telespettatore in modo allegro e scanzonato, senza nevrastenie dettate dall’incubo della scaletta o modi ansiogeni. La Clerici resta una presenza rassicurante, in grado di mandare avanti uno show in prima serata da sola con un buon ritmo. Anche i suoi abiti sgargianti e le reiterate canzoncine melense sono diventate un marchio di fabbrica e hanno contribuito alla definizione di una precisa e tutto sommato originale identità televisiva.
Antonellina è una delle poche che non sparla dei colleghi (la vecchia rivalità con la Venier è un caso a parte, visto che ai tempi di Domenica in erano due personalità troppo forti per coesistere in un unico programma) o che non strumentalizza il mezzo per fini personali. Certo, è balzata anche lei nell’occhio del gossip scandalistico per la sua avventura mozzafiato che donne di tutta Italia le avranno invidiato.
Eppure, con i suoi modi un po’ burrosi e impacciati, la Clerici porta a casa lo show di prima serata più seguito della stagione autunnale Rai. E’ un fatto e lei non lo ostenta, rappresentando una delle poche eccezioni che si divide tra prime time e day time, restando fedele alla sua creatura, La Prova del Cuoco. Sarà questo il segreto del suo successo di pubblico? Non so a voi, ma a me sarebbe piaciuta una bella resa dei conti con Maria De Filippi sul filone del sentimentalismo catodico (e chissà che anche la Rai non ci abbia fatto un pensierino vista la fine della leadership di Ballando con le stelle).
Vi lascio a un video targato Gialappa’s molto eloquente…