Canone RAI: giusto o sbagliato?
Quello del Canone RAI è un argomento che fa discutere molto. Provate a suggerirlo durante una riunione di amici e ne sentirete delle belle: ognuno si sente in dovere di dire la sua, e non a torto, visto che si tratta dell’ennesima gabella che il cittadino non riesce a digerire (un po’ come il discorso
Quello del Canone RAI è un argomento che fa discutere molto.
Provate a suggerirlo durante una riunione di amici e ne sentirete delle belle: ognuno si sente in dovere di dire la sua, e non a torto, visto che si tratta dell’ennesima gabella che il cittadino non riesce a digerire (un po’ come il discorso delle accise sui carburanti, se vogliamo fare un parallelo sulla percezione di equità).
È di pochi giorni fa la notizia (riportata dai maggiori quotidiani nazionali) che sarebbe allo studio una soluzione, suggerita dalla stessa RAI al Ministero del Tesoro, al Ministero delle Comunicazioni e alla Commissione Parlamentare di Vigilanza, che vorrebbe l’inserimento d’ufficio del Canone RAI nella bolletta elettrica bimestrale della prima casa di ogni famiglia italiana, così da “spalmarne” l’intero importo su base annua e non più in un’unica soluzione.
Inserendo automaticamente il Canone in bolletta, si dà per assunto che in tale abitazione sia presente un apparecchio televisivo, cosa che conferisce alla RAI la facoltà di riscuotere il relativo Canone (esiste a tal proposito una specifica decisione della Corte Costituzionale).
A quel punto sarà cura di chi non possiede un apparecchio televisivo dichiararlo mediante un atto sostitutivo di atto notorio, con la conseguenza che le dichiarazioni false o mendaci rilasciate in tale sede sono perseguibili con sanzioni penali.
E questo mi ricorda un po’ la voce “noleggio apparecchio” che spesso la SIP inseriva arbitrariamente nella bolletta telefonica: nel caso non si fosse noleggiato nessun telefono SIP, occorreva dimostrarlo in presenza di un funzionario della stessa oppure effettuare una comunicazione ufficiale. Come dire, “colpevole” fino a prova contraria.
Queste misure consentirebbero alla RAI di recuperare l’intera evasione al Canone televisivo (che ammonta al 27,4%, contro una media europea del 3-5%), con un conseguente incremento di risorse che consentirebbe alla TV di Stato di coprire gli investimenti legati allo “switch off” delle trasmissioni analogiche ed il passaggio al digitale.
Purtroppo nella richiesta non si fa alcuna menzione su eventuali obblighi da parte della RAI di tornare ad essere un vero servizio pubblico, cessando di fare concorrenza alle reti private ponendosi sullo (leggi: abbassandosi allo) stesso piano di queste, così come chiedono gli organismi promotori della campagna “Io ho pagato il canone RAI. Voglio +…”.
Dato che, a quanto pare, il Canone RAI è una delle tasse maggiormente evase, qual è il vostro rapporto con questa imposta? La pagate, non la pagate, la ritenete giusta o ingiusta e perché? Insomma, dite la vostra!