Ma ‘ndo vai se le tette non ce le hai?
Ma ‘ndo vai se le tette non ce le hai? Potrebbe essere il breve riassunto di ciò che vippette e starlettine improvvisate pensano della tv, o meglio, di come poter fare carriera in tv. Non a caso, uno dei primissimi passi che compiono nel momento in cui raggiungono un pizzico di notorietà è rifarsi il
Ma ‘ndo vai se le tette non ce le hai?
Potrebbe essere il breve riassunto di ciò che vippette e starlettine improvvisate pensano della tv, o meglio, di come poter fare carriera in tv. Non a caso, uno dei primissimi passi che compiono nel momento in cui raggiungono un pizzico di notorietà è rifarsi il seno, quasi non potessero ritagliarsi un posticino nel mondo dello spettacolo senza una quarta, o magari addirittura una quinta.
Prendiamo due esempi a caso: Giorgia Palmas e Cristina Chiabotto, giovanissime e bellissime entrambe. La prima è ricorsa al chirurgo estetico (con risultati discutibili, a mio parere) dopo aver ricevuto la proposta di fare un calendario, la seconda invece – senza un apparente motivo – a 20 anni dopo essere stata eletta Miss Italia e aver condotto Le iene. A questi esempi potremmo aggiungere una frase di qualche mese fa di Elena Santarelli (seno perfetto), che sintetizza il pensiero comune: “i soldi spesi a rifarmi il seno sono stati il miglior investimento della mia vita”.
Sto parlando di questo argomento perché recentemente mi è capitato di vedere due calendari (per il 2007) con delle protagoniste che, per l’appunto, avevano il seno rifatto, ma in modo troppo evidente, come potete vedere nella foto in alto a sinistra. Se gli esempi citati poco sopra riguardavano ragazze con già alcuni lavori alle spalle, per queste ultime due calendive la fama, se così si può chiamare, è arrivata grazie a due reality. La prima è Nora Amile, ex concorrente de La pupa e il secchione che mai aveva nascosto di essere siliconata, mentre la seconda è Francesca Cipriani, ex gieffina che poche tracce ha lasciato nella scorsa edizione della casa più spiata d’Italia e che tenta di rilanciarsi, o di far parlare di sè, proprio grazie al calendario.
Sfogliando le foto di questi “nudi artistici” non ho potuto non notare quella bruttissima forma a palloncino che fa tanto playmate anni ’80, anni in cui i seni risultanti dalla chirurgia plastica erano talmente rigidi che neppure la corsa più frenetica riusciva a produrne un qualsiasi movimento. Evidentemente averlo rifatto non a carriera avviata (ma con la speranza di avviarne una) e col portafoglio poco gonfio le ha penalizzate…
Insomma ragazze, se pensate che rifare il seno vi faccia lavorare, rifatelo pure. Ma almeno, rifatevelo bene.