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Carlo Giuffrè non snobba Amici

Uno dei nostri commentatori più esigenti ci chiede in un recente commento di dedicare maggior spazio ai miti dello spettacolo. Con questo post, visto che si parla di Amici, vorrei lanciare a lui e al resto dei lettori una piccola sfida. Oggi, infatti, mi ha colpito molto l’intervento in qualità di commissario esterno di Carlo

25 Novembre 2006 19:41

carlo giuffrè amiciUno dei nostri commentatori più esigenti ci chiede in un recente commento di dedicare maggior spazio ai miti dello spettacolo. Con questo post, visto che si parla di Amici, vorrei lanciare a lui e al resto dei lettori una piccola sfida. Oggi, infatti, mi ha colpito molto l’intervento in qualità di commissario esterno di Carlo Giuffrè, che ha dimostrato come si possano inculcare dei messaggi educativi anche in una trasmissione giovanilistica-commerciale.
Quest’anno il reality sta riservando, soprattutto nella versione live di Sky Vivo, delle novità godibili, che ne rendono più credibile la dizione di talent show. Lezioni di squinziaggine della Prati a parte, diversi stages con importanti addetti ai lavori e la presenza di un fenomeno come Yuri Chechi stanno davvero insegnando molto ai ragazzi come al pubblico a casa sul profilo formativo.
La presenza oggi in studio di Carlo Giuffrè, il custode della grande tradizione attoriale napoletana come è stato definito nella motivazione del prestigioso Premio Simoni, è sicuramente utile ai fini di questo discorso per dimostrare l’opportunità di sinergia tra arte e show fine a se stesso.
Uno degli attori più insigni del palcoscenico italiano ha dato un’importante lezione di onestà intellettuale, non serbando alcun pregiudizio verso un’accademia televisiva popolata da aspiranti artisti. Al contrario, è entrato fino in fondo nello spirito dell’apprendimento didattico, manifestando la buona volontà di credere nell’impegno profuso nella scuola al punto da investire sui titolari di recitazione per il suo nuovo spettacolo teatrale.
E’ così che Chiara, la più vicina ai requisiti fisici richiesti per la parte, si è trovata alle prese con un inatteso provino in diretta, che forse potrebbe aprirle le porte per una carriera teatrale.
Un segno di apertura del genere è sicuramente importante, visto che alcuni di quei ragazzi valgono davvero e talvolta, confusi nella mischia o coperti dal chiacchiericcio autorale, rischiano di finire etichettati a vita non trovando mai un ingaggio.
Vedere uno come Carlo Giuffrè ad Amici vuol dire sperare in un tv che, pur scendendo a compromessi con le logiche degli ascolti, è disposta a migliorare e migliorarsi.

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