Un bambino malato sogna Celentano (che lo snobba)
Oggi, con il Natale alle porte, voglio raccontarvi una storia tratta da Vanity Fair (e fatemi finire prima di aprire il solito contenzioso sulla rivista in questione). Si tratta, infatti, di una di quelle favole commoventi che hanno come protagonisti i bambini, ma purtroppo non a lieto fine… L’antefatto vede come protagonista Antonella Camerana, presidente
Oggi, con il Natale alle porte, voglio raccontarvi una storia tratta da Vanity Fair (e fatemi finire prima di aprire il solito contenzioso sulla rivista in questione).
Si tratta, infatti, di una di quelle favole commoventi che hanno come protagonisti i bambini, ma purtroppo non a lieto fine…
L’antefatto vede come protagonista Antonella Camerana, presidente di Missione Sogni, un’associazione onlus nata nel 2003 allo scopo di realizzare i sogni dei bambini gravemente malati. Sogni tra i quali, nella civiltà dei media in cui viviamo, c’è spazio anche e soprattutto per l’incontro con un personaggio famoso. Sempre che accetti.
Laura Pausini, ad esempio, è stata gentilissima, Valentino Rossi ha regalato un intero pomeriggio all’ospedale San Gerardo di Monza, facendo impazzire medici e pazienti…
Poi c’è chi, come Ambra Angiolini, Antonella Clerici e Cristina Parodi, ha prestato il proprio volto a un calendario a scopo benefico.
Sembra facile portare un piccolo leucemico a vedere la Juventus che si allena o far assistere a una puntata di Amici una ragazzina a cui resta poco da vivere e invece, a detta della signora in questione, diventa quasi impossibile portare un bambino alle prove di un programma tv, anche solo per avere un autografo.
E lo sconforto aumenta quando il vip più importante di tutti, quello intoccabile che ha sempre una predica pronta per l’occasione, si sottrae visibilmente all’appello della signora Camerana…
“A un sogno ho davvero rinunciato, perchè non si può combattere contro i mulini a vento. Far parlare un bambino gravemente malato, per un minuto, al telefono, con Adriano Celentano. Ho percorso ogni strada, tipo l’amico dell’amico dell’amico, ho parlato con Claudia Mori: “Vediamo, vediamo”, la sua risposta. Risultato, finora: zero”.
Le sue parole si commentano da sè. Personalmente, da un sito piccolo come il nostro, non posso che dar voce a un’iniziativa così encomiabile, sperando che certi guru pluristimati, oltre a scendere dal piedistallo, imparino da questo Natale un pizzico di umanità.
I migliori auguri a Missione Sogni per la sua lusinghiera missione sociale.