E’ Natale e a Natale si può fare di più
Per chi non avesse colto la citazione nel titolo, si tratta della canzoncina-tormentone di un noto spot di un pandoro che da almeno un mese a questa parte non fa che essere trasmesso da ogni rete, per la mia e la vostra felicità… Sono ormai parecchi giorni che penso che questa canzone abbia qualcosa di
Sono ormai parecchi giorni che penso che questa canzone abbia qualcosa di “subliminale”. Contiene infatti, nel ritornello (“E’ Natale e a Natale si può fare di più“), un messaggio chiaro per le reti televisive, che parafrasato ed “arricchito” potrebbe essere questo: nel periodo natalizio evitate di mandare in onda l’ennesima replica di Una poltrona per due, di Miracolo nella 34a strada e del Piccolo Lord. Cercate di spremere quel piccolo cervelletto che avete e ficcatevi bene in testa che non tutti vanno a fare le vacanze fuori città e che più gente di quanta pensiate rimane a casa e avrebbe voglia di vedere qualcosa di “normale” in tv. Datevi una mossa e fate di più.
Ma accanto al ritornello che sprona le reti televisive a variare il palinsesto e a non proporre sempre la solita minestra, c’è, nella strofa, un chiaro messaggio rassegnato rivolto ai telespettatori: “A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai: riprendere a giocare, riprendere a sognare“. Mi sembra che il concetto non abbia bisogno di molte spiegazioni. Rinunciate alla tv – dice la canzoncina – visto che non offre niente e cercate delle attività alternative per passare qualche ora di svago.
Beh, non so voi, ma io non accendo la tv da quattro giorni. Niente di meglio, in questo periodo, che un bel giornale – quando non c’è sciopero – su cui leggere le notizie…