Paris Hilton, Fenomenologia di
E’ chiaro: avendo cavalcato l’onda fin dal principio, quando ancora in Italia non se la filava nessuno, ora viene naturale tirarsela un po’. Non per la caratura del personaggio, sia chiaro. Ma per il naturale boom mediatico che la accompagna. Insomma, hai capito che hai visto giusto quando ti accorgi che Paris Hilton campeggia in
E’ chiaro: avendo cavalcato l’onda fin dal principio, quando ancora in Italia non se la filava nessuno, ora viene naturale tirarsela un po’. Non per la caratura del personaggio, sia chiaro. Ma per il naturale boom mediatico che la accompagna.
Insomma, hai capito che hai visto giusto quando ti accorgi che Paris Hilton campeggia in copertina di Cosmopolitan, con tanto di intervista interna a uso e consumo delle ragazzine che vorranno (questo il vero dramma) imitarla. Ormai è un personaggio (anche) di italico interesse, a tutti gli effetti. E’ bastata – e scusate se è poco – una campagna pubblicitaria di una compagnia telefonica.
Ma all’estero non è che le cose vadano “peggio”, eh. Per quanto la si prenda in giro, se ne parla, e così persino il Time riporta una sua battuta fra le sette migliori dell’anno appena trascorso:
Every decade has an iconic blond like Marilyn Monroe or Princess Diana, and right now, I’m that icon
Come non amare qualcuno che ha il coraggio di dire di se stessa una cosa simile, e che a furia di dire cose del genere è riuscita a imporsi come personaggio?
P.S.: consideriamo questo post come un secondo capitolo. Questo era il primo.