Oh no, è Ilaria D’Amico!
Rientro dalle (meritate?) vacanze e prima di tornare a pieno ritmo a parlare di televisione, mi permetto di toccare un argomento apparentemente fuori tema, il cinema, anche se capirete presto il motivo di questo post.Capita, durante le festività, di andare al cinema. Capita anche di scegliere la visione di un film non molto impegnato –
Rientro dalle (meritate?) vacanze e prima di tornare a pieno ritmo a parlare di televisione, mi permetto di toccare un argomento apparentemente fuori tema, il cinema, anche se capirete presto il motivo di questo post.
Capita, durante le festività, di andare al cinema. Capita anche di scegliere la visione di un film non molto impegnato – anche se non ai livelli dei vari Vanzina e compagnia – come Eragon, del quale nulla si è volutamente letto prima di sedersi davanti allo schermo. Un filmettino carino, che parte con alcuni interrogativi troppo presto svelati e con qualche sorriso, ma che crolla totalmente alla prima sillaba pronunciata da Saphira, la draghessa protagonista della vicenda.
Chi l’ha visto sa benissimo di cosa sto parlando: un’imbarazzante e sgradevole vocina, che nulla ha a che fare con l’imponente mole del drago, colpisce le orecchie dell’ignaro spettatore come il sibilo di una zanzara durante il sonno notturno. Nulla può più distrarre da quella recitazione inopportuna e inappropriata, non c’è storia che riesca ad appassionare, nemmeno la più coinvolgente. E ad ogni parola di Saphira è impossibile non chiedersi “Ma dove cacchio l’ho già sentita questa voce fastidiosa?”…e ad un tratto l’illuminazione: è Ilaria D’Amico, la giornalista sportiva più bella della tv (a detta di molti), ma dalla voce non proprio soave o suadente.
Sono da sempre contraria a questa assurda moda del doppiaggio da parte di personaggi vip che nulla hanno a che fare con quel mondo, ma con la D’Amico si è proprio superato il limite. Lei probabilmente avrà fatto del suo meglio, ma chi l’ha scelta non aveva proprio pensato di dare il ruolo ad un doppiatore professionista, uno dei tanti che abbiamo in Italia?
Un film rovinato. Non c’è altro da aggiungere.