Butta la luna, un’occasione perduta
Raiuno aveva un gioiellino tra le mani e se l’è bruciato con una programmazione lampo. Dopotutto, qualcosa doveva pur coprire il palinsesto in un periodo di magra come quello natalizio, spesso accusato di proporre al pubblico le solite repliche. Ma era proprio il caso di mandare in onda episodi a raffica di una serie di
Raiuno aveva un gioiellino tra le mani e se l’è bruciato con una programmazione lampo. Dopotutto, qualcosa doveva pur coprire il palinsesto in un periodo di magra come quello natalizio, spesso accusato di proporre al pubblico le solite repliche. Ma era proprio il caso di mandare in onda episodi a raffica di una serie di successo?
Butta la luna è una di quelle incognite che, quando meno te l’aspetti, si rivela la gallina dalle uova d’oro.
Personalmente, ho seguito a sprazzi la fiction con Fiona May, che ho trovato sicuramente più adatta a un pubblico attempato ma di tutto rispetto in quanto a contenuti e approccio al pubblico (non a caso, è stata diretta da Vittorio Sindoni e scritta da Maria Venturi).
Oltre alla presenza di quadretti paternalistici più o meno edulcorati, si sono affrontati argomenti seri come la prostituzione, l’immigrazione, l’adozione, senza rinunciare a toni accesi e dialoghi di forte impatto emotivo.
Al di là dell’impronta buonista addebitata a qualsiasi prodotto di questo taglio trasmesso sulla tv di stato, credo che Butta la luna abbia sinceramente appassionato i telespettatori tradizionali, a partire dalle famiglie che si tende troppo spesso a ignorare. Confrontandomi con la realtà quotidiana fatta da fruitori del mezzo puri, quelli che guardano la tv tra le pareti domestiche senza interessarsi alle beghe dell’auditel o ai rumors internettiani, ho notato in molti un sentimento di attesa nei confronti della messa in onda di ogni singola puntata, una voglia sincera di sintonizzarsi su Raiuno per sapere come andava a finire.
Insomma, una storia che oltre a fare ascolti è riuscita ad arrivare al cuore della gente grazie all’umiltà di un cast poco patinato e indubbiamente autentico, impreziosito dal talento di Giampaolo Morelli che tra Manetti Bros e film di nicchia ha capito l’opportunità di recitare per il popolo.
Nazionalpopolarità a parte, è importante che la Rai produca questi prodotti e non venga costantemente bistrattata di fronte alla qualità di un Lost o di un Dr.House, che sfruttano linguaggi diversi da quelli del clima casalingo.
Per questo, alla luce di una documentazione fatta grazie alla rubrica Auditel del nostro Share, destinata a diventare prezioso materiale di repertorio, vi lancio una provocazione proponendovi il suo iter catodico.
Come mai la Rai, dopo aver riscontrato l’ottima partenza di Butta la Luna prima di Natale, non ha rimandato la programmazione dei nuovi episodi a gennaio?
Per quale ragione ne ha fatto un tappabuchi da giorni rossi, quando poteva diventare un programma di punta e fortemente competitivo nei confronti della concorrenza?
Perchè è stato tutelato il successo seriale di Prison Break con la sospensione estiva mentre la fiction-rivelazione della stagione è stata lasciata in balia degli eventi?
Altra perla sottovalutata, Raccontami, si rifarà dando filo da torcere al Grande Fratello, una bella mossa. Ma “soltanto” per 5 puntate, visto che il più è già andato in onda.
Un altro caso, per certi versi, di occasione mancata, ma al tempo stesso la dimostrazione che se un prodotto piace il pubblico lo segue ovunque…
BUTTA LA LUNA martedì 5 dicembre
BUTTA LA LUNA giovedì 7 dicembre
BUTTA LA LUNA martedì 12 dicembre
BUTTA LA LUNA martedì 19 dicembre
BUTTA LA LUNA martedì 26 dicembre
BUTTA LA LUNA martedì 2 gennaio
BUTTA LA LUNA giovedì 4 gennaio
BUTTA LA LUNA mercoledì 10 gennaio ultima puntata
(annunciata per giovedì 28 dicembre, viene sostituita all’ultimo minuto)
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