Si salvi chi può, è tornato Fefè
Ormai un trono non si nega più a nessun… ex. Ex-corteggiatori, ex-concorrenti di reality, probabilmente ex nella vita, ragazzi senza arte nè parte alla ricerca di soldi per vivere nel lusso senza sforzo. Tra questi c’è Fabiano, uno dei concorrenti a mio dire più detestabili e ignoranti che la scatola catodica abbia consacrato nella sua
Ormai un trono non si nega più a nessun… ex. Ex-corteggiatori, ex-concorrenti di reality, probabilmente ex nella vita, ragazzi senza arte nè parte alla ricerca di soldi per vivere nel lusso senza sforzo.
Tra questi c’è Fabiano, uno dei concorrenti a mio dire più detestabili e ignoranti che la scatola catodica abbia consacrato nella sua deriva cacionaresca.
Fefè, così si fa chiamare, non è semplicemente uno del popolo, ma uno che fa della propria veracità uno strumento di plagio e inganno collettivo. Arriva a Uomini e Donne come un brutto clone del Pupone, ricercando consensi e approvazione da esponenti della sua stessa estrazione (e infatti il pubblico di matrone sedute sugli spalti sembra già gradire).
Al momento in cui deve scegliere con quale ragazza parlare, lui dice di amarle tutte facendo il simpatico della situazione, uno che recita la parte di non c’entrar nulla in quel contesto perchè è già un vip… ma a quanto pare con il portafogli a secco. Vi ricordate che nella scorsa edizione del reality era a un passo dall’uscita, quando i ragazzi decisero di salvarlo rinunciando a centomila euro del montepremi?
Stiamo parlando di una persona che approfittò delle votazioni elettorali per uscire dalla casa, assistere al funerale del nonno e poi tornare come se niente fosse…
Riuscirà il rosicone del Gf, che ancora rivendica la mancata vittoria, a trovare la donna della sua vita conquistando il pubblico di aficionados alla trasmissione?
E, soprattutto, come farà a non incrociarsi negli studi con Nora Amile, data per papabile neo-tronista dopo il debutto a La pupa e il secchione?
Più che un trampolino di lancio, sembra di stare in un’agenzia di ri-collocamento che, da limbo, con il passare delle puntate, si tramuta in un vero inferno del cattivo gusto.