L’Ans(i)a della Carfagna e il Grande Fratello
Quella che vedete a fianco è una parte della home page dell’Ansa, sezione spettacolo, così come appare mentre sto scrivendo. E’ il nuovo mondo che avanza, questo? E’ la definitiva consacrazione dell’evento televisivo o mediatico che non è evento di per sé ma lo è solamente perché qualcuno se ne occupa? Direte voi – come
Quella che vedete a fianco è una parte della home page dell’Ansa, sezione spettacolo, così come appare mentre sto scrivendo. E’ il nuovo mondo che avanza, questo? E’ la definitiva consacrazione dell’evento televisivo o mediatico che non è evento di per sé ma lo è solamente perché qualcuno se ne occupa?
Direte voi – come avete fatto per la questione Veronica-Silvio -: e allora perché voi ne parlate?
Rientriamo qui nella dura legge della selezione delle notizie (siano esse vere o presunte tali), della qualità, della selezione all’ingresso. Che qui, francamente, non ha molto senso fare (pensateci bene, cari lettori: non riusciamo mai a accontentare tutti. L’ironia diventa comunismo, la leggerezza diventa carenza di ispirazioni, il gossip diventa berlusconesimo. Come vedete, qualcuno insoddisfatto ci sarà sempre, fra i lettori di TvBlog. Va bene così, in effetti. Vuol dire che ci seguite).
Altrove, invece, io la farei. A meno che non si voglia ammettere che questa post televisione richieda necessariamente che nomination e uscite di un reality siano una Notizia, che una trasmissione di approfondimento giornalistico dedichi un’intera puntata a questioni in cui non bisognerebbe mettere il dito (a volte, la saggezza popolare è meglio di qualsiasi altra dottrina o indicazione o codice deontologico professionale).
Del resto, se si recupera una copia del quotidiano gratuito E-polis, potreste trovarvi un’opinionista d’eccezione: Mara Carfagna. Di cui ci pare sensato riportare interamente l’intervento.
Sono sempre stata una ragazza discreta, rispetto la vita privata altrui. Non commento le questioni coniugali,
nemmeno quelle delle mie più care amiche. Figuriamoci se lo faccio adesso.
Non so se è giusto o sbagliato parlare e scambiarsi le scuse attraverso lettere pubblicate sui giornali. Bisogna esserci dentro fino in fondo in una situazione, prima di capire cosa sta succedendo e, poi, eventualmente si può parlare.
So solo che non darò mai un giudizio su questioni che riguardano marito e moglie.
Di cosa dovrei vergognarmi? Non rinnego il mio passato, ho lavorato dieci anni in televisione, partecipando a trasmissioni
mai volgari e ho persino rifiutato di posare per un calendario di Gente.
Di cosa dovrebbe vergognarsi, la Carfagna, in effetti non lo sappiamo, né vogliamo insinuare che dovrebbe vergognarsi di qualcosa, anzi. Per questo, l’intervento ansioso – a giudizio dello scrivente – ce lo potevamo anche risparmiare. Ma la soubrette divenuta parlamentare, è giusto che si permetta questo lusso.
Che il rifiutarsi di posare per un calendario di Gente sia necessariamente sinonimo di donna virtuosa, invece, ci sembra improbabile, o quantomeno poco delicato nei confronti delle colleghe che non poggiano le delicate terga alla Camera ma le hanno mostrate in prodotti da officina – nudi tutti artistici, pare -. Come se poi, la Carfagna, non avesse mai mostrato nulla.
E’ il magico mondo dello show-biz, signore e signori. Gossip, chiappe e nomination ne fanno parte imprescindibile.