L’Osservatore Romano contro Pippo
Ieri a Quelli che il Calcio Pippo Baudo aveva fortemente attaccato la curia catanese per la decisione di non sospendere le celebrazioni per la festa di Sant’Agata, la santa patrona di Catania, dopo la morte di Filippo Raciti.Le sue parole erano state pesanti e dirette: “La festa di Sant’Agata non andava fatta. Domani ci saranno
Ieri a Quelli che il Calcio Pippo Baudo aveva fortemente attaccato la curia catanese per la decisione di non sospendere le celebrazioni per la festa di Sant’Agata, la santa patrona di Catania, dopo la morte di Filippo Raciti.
Le sue parole erano state pesanti e dirette: “La festa di Sant’Agata non andava fatta. Domani ci saranno i funerali del poliziotto morto ma ci sarà anche la processione della statua. Invece la bara di Raciti doveva essere in chiesa sotto la statua“.
Il baudo-pensiero avrebbe dovuto rappresentare quello di molti catanesi che, come lui, avrebbero gradito una risposta straordinaria ad una situazione tanto incresciosa.
Ad onor del vero le celebrazioni erano state modificate in seguito al lutto e depurate di quasi tutti gli aspetti non strettamente religiosi, ma per il Pippo nazionale evidentemente non era sufficiente.
Come se non bastasse il suo attacco era arrivato a colpire anche l’atteggiamento del Papa che a suo dire non facendo alcun accenno alla vicenda durante l’Angelus domenicale, dedicato nuovamente a pacs ed eutanasia, aveva mancato al “dovere della Chiesa di essere vicini ai problemi sociali“.
Dichiarazioni forti e assolutamente inusuali per Baudo, che, lo ricordiamo, non ha mai nascosto le sue simpatie per la Democrazia Cristiana, e che non hanno lasciato indifferenti gli ambienti vaticani.
Stamane sull’Osservatore Romano il conduttore è stato definito, senza mezzi termini, “arrogante”: “le sue affermazioni sono inopportune con toni irriguardosi, arroganti e inaccettabili“.
L’affondo è di quelli storici: “Forse oltre che al calcio un anno sabbatico non farebbe male neppure a lui“. Oramai siamo pronti a tutti, ma Baudo che si procura la censura vaticana è qualcosa di veramente inaspettato.
A mio parere nessuno dei due contendenti ha torto, è il presupposto che la chiesa tramite il Papa debba fornire sempre una risposta immediata a qualsiasi fatto di cronaca di una certa rilevanza, presupposto costruito su anni di invadenza mediatica del vaticano, ed essere bizzarro.