Tetris: il surreality della politica
Inizia questa sera alle 23:55 su La7 la seconda edizione di Tetris, uno dei programmi più innovativi degli ultimi anni, condotto da Luca Telese volto noto di Omnibus versione estiva. Come recita il sottotitolo Tetris è il surreality della politica e per riprendere una definizione dello stesso Telese, è un po’ il “quelli che la
Inizia questa sera alle 23:55 su La7 la seconda edizione di Tetris, uno dei programmi più innovativi degli ultimi anni, condotto da Luca Telese volto noto di Omnibus versione estiva. Come recita il sottotitolo Tetris è il surreality della politica e per riprendere una definizione dello stesso Telese, è un po’ il “quelli che la politica”, ovvero un talk show che vuole raccontare in modo surreale la grande commedia della politica italiana. La prima edizione è andata in onda su RaiSat Extra ed ha creato delle vere e proprie rubriche cult come “Lost in translation” che serve a capire cosa dicono quelli azzeccagarbugli dei politici con il loro politichesorum e la rubrica “Chi l’ha visto?” (nell’ultima puntata della prima edizione si andava alla ricerca di Ivan Scalfarotto, che poi è intervenuto telefonicamente in trasmissione).
In questa edizione ci saranno “Storielle d’Italia a fumetti” (chissà se vedremo il patto della crostata in versione comic strips… ) “Ritorno al futuro” e molte altre rubriche che analizzerremo prossimamente.
Nella prima edizione Tetris non mi è parso un talk “serio”, cioè non una di quelle trasmissioni che mentre le vedi ti sembra che la politica la si fa in televisione, quei programmi ingessati in regole di finto bon ton. Mi è sembrato piuttosto un programma in cui si gioca con la politica e non solo, si scherza e si lanciano provocazioni senza avere la pretesa di diventare una camera del parlamento. Vedremo cosa ci riserva questa edizione e se la sperimentazione avviata un anno fa è andata avanti.
Tetris è una produzione Wilder ed è firmata da Alessandro Garramone, Valdo Gamberutti, Paolo Palmarocchi con la collaborazione di Vittorio Zincone: sarà la squadra composta da giovani autori e giovani giornalisti la forza di questo programma?