Canale5 e le marchette
Canale5 è una rete qualitativamente allo sfascio. Possiamo tentare di dare qualsiasi tipo di giustificazione alle scelte di programmazione degli ultimi mesi, ma sarebbero con tutta probabilità solo parole al vento. Una rete che tenta di campare solo sui vecchi format, ormai in onda da anni (o addirittura da oltre un decennio), senza tentare alcun
Canale5 è una rete qualitativamente allo sfascio. Possiamo tentare di dare qualsiasi tipo di giustificazione alle scelte di programmazione degli ultimi mesi, ma sarebbero con tutta probabilità solo parole al vento. Una rete che tenta di campare solo sui vecchi format, ormai in onda da anni (o addirittura da oltre un decennio), senza tentare alcun tipo di sperimentazione e affidandosi ai “revival” per tenersi un gruppo di aficionados senza rischiare il flop, non può che essere tale. E lo dico con un pizzico di dispiacere, perché fino a qualche tempo fa la preferivo di gran lunga alla concorrente ammiraglia Rai, ma ora tra le due non saprei proprio quale scegliere.
Non bastano i numeri, non basta vedere Striscia la notizia vincere nell’access prime time o il Tg5 battere il Tg1, e di questo ne sono consapevoli anche i vertici di Canale5. Non basta altro che notare con quanta insistenza tentano di inserire in ogni programma qualche marchetta ad un altro della propria rete o del proprio gruppo.
Stasera, a Chi vuol essere milionario, il teatrino marchettaro ha toccato livelli che pensavo irraggiungibili. Gerry Scotti chiede al concorrente per che squadra tifi. Alla risposta “Per la Juve“, un imbarazzato Scotti risponde: “Per la Juve…bene…perché volevo ricordare a tutti che questa sera sul Digitale Terrestre verrà trasmessa la partita di Champions League Inter-Valencia“.
Servono commenti?