The Shield e il taglio
Marcus aveva scritto per il suo blog e per noi un post sull’assurdo trattamento riservato da Italia1 al finale di stagione di The Shield. Ora, sul blog di Antonio Genna, appare una risposta alla querelle, firmata Alberto Porto, curatore della versione italiana della serie. La puntata in questione è “Postpartum”, a cui ho dato il
Marcus aveva scritto per il suo blog e per noi un post sull’assurdo trattamento riservato da Italia1 al finale di stagione di The Shield. Ora, sul blog di Antonio Genna, appare una risposta alla querelle, firmata Alberto Porto, curatore della versione italiana della serie.
La puntata in questione è “Postpartum”, a cui ho dato il titolo italiano “Feroce condanna”. La versione europea che ci è stata consegnata dal fornitore americano dura 47 minuti e 51 secondi. Così l’ho fatta doppiare e così è andata in onda su Italia 1, senza nessun taglio! La versione americana da 70 minuti non esiste doppiata in italiano.
Ora, Marcus ci chiede di pubblicare le sue considerazioni in merito (postate anche come commento sul blog di Genna) e ci pare il caso di esaudire questa richiesta, anche considerato il fatto che il suo punto di vista appare assolutamente condivisibile.
Della puntata tagliata per oltre quindici minuti ne ho ampiamente scritto sul tvblog, indicando anche le scene più importanti che mancavano.
Ammetto di aver accusato Italia 1 di questi tagli ingiustificati, peccando, cosa di cui mi scuso, di una mancanza di documentazione e di ulteriori approfondimenti sulla questione.
Mi chiedo, a questo punto, la logica di un’operazione del genere: che senso ha distribuire per l’europa una puntata mutilata in quel modo, con tagli che non sono tanto trascurabili, ma che al contrario incidono su aspetti fondamentali dello sviluppo narrativo?
Basti per tutte la scena in cui si scopre che Danny ha partorito il figlio di Vic, scena che tra l’altro giustifica lo stesso titolo dell’episodio, vale a dire “Post Partum”, senza la quale, dunque, quel titolo neanche si capisce.
Bisognerebbe dunque capire perché la Fox Europa ha fatto una cosa del genere.
In chiusura, se proprio volgiamo essere pignoli, anche Alberto Porto avrebbe potuto fare di più: in quanto curatore dell’edizione italiana, e dunque acquirente di un prodotto, doveva sapere che la puntata finale aveva una durata speciale, e quando gli sono arrivati i master avrebbe dovuto chiedere spiegazioni a Fox sul perché avesse venduto a Mediaset una puntata tagliata.
Se io Mediaset sto comprando un prodotto, pagandolo fior di quattrini (una puntata di The Shield mi pare costi sui 50 mila dollari) ESIGO di ricevere un prodotto integrale e curato. Se non mi danno le puntate come Dio comanda, chiedo spiegazioni.
A volte ho l’impressione che ne sappiamo più noi appassionati (io sapevo della puntata speciale per aver visto gli episodi originali qusi un anno fa) che gli addetti ai lavori.
Come che sia andata la questione, nessuno dei soggetti in campo (venditori della Fox e acquirenti di Mediaset) ci ha fatto una gran figura, e chi ci ha rimesso, come al solito, sono gli spettatori.