Gerry Scotti contro i Telegatti (pensando alla Rai)
A volte anche la fanta-tv può rivelare un fondo di verità. Le voci che vedono Gerry Scotti conteso da Rai e Mediaset e propenso all’espatrio risultano sempre più avvalorate dalla sue acredine nei confronti di certe sbavature aziendali, come l’incoronazione ai Telegatti di Fiorello che in tv ci va una volta l’anno:“E va bene. Parliamo
A volte anche la fanta-tv può rivelare un fondo di verità. Le voci che vedono Gerry Scotti conteso da Rai e Mediaset e propenso all’espatrio risultano sempre più avvalorate dalla sue acredine nei confronti di certe sbavature aziendali, come l’incoronazione ai Telegatti di Fiorello che in tv ci va una volta l’anno:
“E va bene. Parliamo chiaro. Diciamo che il fatto di dimenticarmi ai Telegatti non ha brillato d’eleganza. Può succedere – ed è profondamente sbagliato – che in tv avvenga come nella vita: quando hai un dipendente onesto e diligente che non sbraita e non minaccia mai di passare alla concorrenza, te ne dimentichi, lo dai per scontato. Con me che gli sono fedele da 25 anni, che ci sono cresciuto dentro, Mediaset ha sbagliato. So che Piersilvio, a scaletta dei Telegatti fatta, è l’unico che se n’è accorto. Vi risulta che lui fosse ai Telegatti? I responsabili hanno cercato di rimediare. Ma si figuri se facevo la buffonata di accettare un premio creato per l’occasione per me. Potevano pensarci prima…”.
Uno strano gioco delle parti ha voluto che quello stesso riconoscimento arrivasse dall’altra parte della barricata.
Durante la premiazione ricevuta agli Oscar Tv in qualità di miglior personaggio maschile, Gerry ha fatto delle allusioni piuttosto emblematiche all’accoglienza ricevuta in Rai e al fatto che il pubblico sia lo stesso dovunque e rappresenti l’unica ragione del successo televisivo.
Lealtà aziendalista a parte, uno come lui dall’ammiraglia della tv di stato potrebbe avere di tutto: L’Eredità, il Festival di Sanremo, Domenica in, il varietà del sabato sera, l’access prime time con o senza i pacchi…
E, considerato che l’anno prossimo è l’ultima occasione per il rilancio di Bonolis a Mediaset, un fuoriclasse come Scotti potrebbe diventare scomodo. Tra i due, infatti, pare scattata una lotta all’ultimo punto di share da quando il Paolino nazionale dice che gli ha lasciato in eredità col Fattore C il 24%, mentre era solo il 17% che lui ha subito portato al 26%:
“Che vuole che le dica? È una questione di bilancia, magari lui si pesa su una bilancia diversa. O magari ha soltanto indicato il suo risultato migliore, sorvolando sulla inedia…”.
Se dovesse decidere di fare il grande salto, forte di un’annata strepitosa che non ne ha visto pienamente riconosciuto il valore, il suo pubblico di affezionati non gli volterà certo le spalle. Anzi.
[Dichiarazioni dell’intervista tratte da Libero]