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Petruccioli: basta reality in Rai

Vale la pena commentare le dichiarazioni di stamane del Presidente del Consiglio d’Amministrazione Rai, Claudio Petruccioli. Una delle sue proposte prevede l’eliminazione dei reality dal palinsesto già a partire dal prossimo autunno. I reality infatti rappresentano le persone in situazioni artificiali e coercitive (una casa blindata, un’isola, un luogo che non c’è ecc.) da cui

28 Marzo 2007 17:35

Claudio PetruccioliVale la pena commentare le dichiarazioni di stamane del Presidente del Consiglio d’Amministrazione Rai, Claudio Petruccioli.
Una delle sue proposte prevede l’eliminazione dei reality dal palinsesto già a partire dal prossimo autunno. I reality infatti

rappresentano le persone in situazioni artificiali e coercitive (una casa blindata, un’isola, un luogo che non c’è ecc.) da cui discendono inevitabilmente situazioni improbabili e comportamenti immotivati quando non degradanti; situazioni e comportamenti che entrano spesso in contrasto con quanto la generalità dei telespettatori attende dal servizio pubblico

Sono dichiarazioni importanti, anche se giunte dopo anni di “full immersion” degli spettatori in reality di ogni tipo proposti anche dalla Rai. Evidentemente Petruccioli si è reso conto, visti anche i recenti flop Rai e Mediaset e il generale calo di ascolti degli show “storici”, sia del progressivo disinnamoramento del pubblico agli spettacoli di questo tipo, che della mediocrità di ciò che spesso viene proposto.
L’intenzione del Presidente è quella di fare una scelta coraggiosa per cercare di riportare una certa qualità nei palinsesti del servizio pubblico, qualità che obiettivamente si era persa già da tempo non solo per “colpa” dei reality, ma soprattutto per l’eco che gli stessi hanno all’interno di altre trasmissioni. E’ proprio questo un altro punto su cui Petruccioli insiste:

[…] i reality, per la loro stessa struttura, producono una quantità di ricadute anche su altri programmi, con ospiti, riprese, personaggi ecc. […] hanno trasferito altrove la loro impronta e i loro stereotipi, diffondendo conformismo e iterazione. Se la scelta dell’alt ai reality verrà fatta, sarà dunque possibile proseguire e intensificare il lavoro per migliorare la qualità dei ‘contenitori’, soprattutto quelli pomeridiani.

In qualche modo le dichiarazioni di stamane erano state già annunciate da Giorgio Gori. Ricorderete infatti che qualche giorno fa vi abbiamo parlato del destino incerto de L’isola dei famosi, sottolineando il fatto che la Rai voleva dare un taglio al reclutamento di vallettine e semi-famosi lelemorini tipico dei reality. Non ci sarà più bisogno, probabilmente, di trovare altri metodi di reclutamento, visto che il “giallo” sull’Isola è stato risolto proprio dal Presidente del cda: se tutto va come previsto, niente Isola la prossima stagione.

La strada per riportare la qualità, quella vera con la Q maiuscola, all’interno del palinsesto delle prime due reti Rai è davvero lunga, ma le parole di Petruccioli fanno ben sperare. E prendersi una pausa dai reality potrebbe anche essere un modo per sconfiggere il fenomeno diffuso – mai come in questo periodo ce ne stiamo rendendo conto – del “concedere la propria compagnia” in cambio di qualche ruolo con un po’ di visibilità. E che cosa più di un reality concede tanta visibilità in brevissimo tempo?

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