Home Notizie POST TELEVISIONE (12)- IL CONFORTO DI SOGNARE INCESTI

POST TELEVISIONE (12)- IL CONFORTO DI SOGNARE INCESTI

Certi anniversari muovono, si spera, il pensiero. I vent’anni di “Beautiful sono stati variamente celebrati. Non è mancata anche una attenta ricognizione degli osservatori televisivi sui rapporti d’amore all’interno dei personaggi della celebre serie, in particolare intorno al personaggio di Brooke. Risparmiamoci ,almeno qui, la carta geosentimentalerotica sulle unioni ufficiali di fatto, di sfratto, o

31 Marzo 2007 11:26

Brooke Certi anniversari muovono, si spera, il pensiero. I vent’anni di “Beautiful sono stati variamente celebrati. Non è mancata anche una attenta ricognizione degli osservatori televisivi sui rapporti d’amore all’interno dei personaggi della celebre serie, in particolare intorno al personaggio di Brooke. Risparmiamoci ,almeno qui, la carta geosentimentalerotica sulle unioni ufficiali di fatto, di sfratto, o di getto, all’interno di una famiglia che sarebbe eccessivo definire allargata . Più che altro si tratta di una famiglia che più centripeta o compatta (nel pluralismo degli accoppiamenti) non si potrebbe. Per spiegarmi meglio, vorrei usare una parola guardata in genere in cagnesco, per antiche motivazioni di vario tipo. La parola è: incesto.
Prima di dar conto di questa mia arbitrarietà lessicale e contenutistica- arbitrarietà peraltro pertinente al mondo del piccolo schermo- vorrei comunicare una associazione tematica forse altrettanto forzata e discutibile che propongo dopo averci pensato un pò su, cercando di archiviare un’orgia di carta e di immagini.
Mi riferisco al clima in cui viviamo da diverso settimane ormai sull’onda lunga di Vallettopoli. Anche se non vogliamo noi sappiamo una cosa: siamo tutti, ma proprio tutti – chi non guarda la tv legge i giornali, e viceversa- coinvolti in una ripetività di personaggi e di spunti scandalistici, tra odor di alcove e clic fotografici, e così via, al punto tale da convivere anche nolenti in un grande lettone della informazione e della complicità.
Chi dà in pasto alle belve le storie dei Paparazzi infidi e ricattatori, oltre che delle Soubrette disponibili e sorridenti tra labbra a canotto, sa benissimo che noi bestie dello sguardo siamo pronti a mordere con la nostra attenzione queste succulente storie anche se brontoliamo con gli amici e con i tassisti e i bottegai sotto casa e i colleghi di ufficio sulla corruzione che ci circonda e in cui viviamo peraltro bene o benissimo, anche se penalizzati dal costoso euro che ci esalta e ci affligge.

Questa corruzione, vera o presunta, soggetta a finire in faldoni giudiziari o a generare permanenza in gattabuia, capace comunque di gambizzare anche qualche potente o collaboratore di potenti, ha formato e continua a costruire e formare un immenso lettone in cui gli intrecci si susseguono a ritmo spinto.
Sembra di vivere nel lettone fatte di news, spettegules, polemiche, scuotimenti di testa, turiboli commentativi di incenso, come nelle sia pur pudiche pagine di vecchi romanzi fine Ottocento, i feuilletton che erano la delizia di lettori ingenui e tuttavia spregiudicati che si lasciavano diliberatemente sorprendere da agnizioni sorprendenti ( “tu sei mio figlio”, dice il duca al giovane che gli insidia l’amante) o da agnizioni sempre meno sorprendenti pagina dopo pagina, secondo abitudini creative destinate al consumatore dell’epoca. Ma non importava tanto, poichè il meccanismo scattava e non c’era niente da fare: esserne prigionieri doveva essere una gran goduria e non si poteva rinunciare ad altre agnizione (“mio caro marito, la donna che tu vuoi è mia figlia!”).
Dal lettone proiettato sul grande schermo dell’antico feuilleton al lettone del piccolo schermo di “Beatiful”, serial che mummifica i suoi eroi e senza viagra (almeno credo) incentiva relazioni e figliolanze, il passo a mio parere è breve. Siamo presenti, ed entriamo tra le lenzuola senza sapere cosa ci può capitare o meglio sapendolo benissimo: provocare il piacere dell’incesto (nell’immaginario) che risulta meno rischioso di accoppiamenti a coppia o multipli. Goduria mentalmente onanistica rigenerata.
Spento il televisore, il gioco è finita e continua, se continua, se ne abbiamo voglia, mentre leggiamo o guardiamo in tv gli ultimi aggiornamenti sui Paparazzi, le Soubrette, gli Amici della globalpolitictelevision (incesto nell’incesto a livello planetario) o della localpolitictelevision (a livello tipicamente romano o romanesco, con code nella barriera milanese e dintorni).
Conclusioni? Quando sarà chiaro che gli incesti possono venire a noia, “Beatiful” potrebbe essere mandato al museo delle cere (l’età c’è già tutta) e Vallettopoli potrebbe essere ridotta a necrologi melanconici e doverosi, mentre proseguono gli accertamenti penali del caso.
ITALO MOSCATI